L’accertato fallimento della Soakro e la procedura del licenziamento di 110 lavoratori, la cessata attività della società dei servizi della Provincia di Crotone, la vertenza Aeroporto, Akrea, Akros, nell’indifferenza totale di tutta la città. Nessuna reazione da parte di nessuno. La città ogni mattina si sveglia come nulla stia accadendo. Si fanno incontri tra sindacati, politici, imprenditori, commercianti ma nulla succede. Si parla soltanto dei problemi e dei guai economici che stanno arrecando alla Città. Alla notizia dell’avvenuto licenziamento dei 110 lavoratori della Soakro si aspettava un’immediata reazione da parte di tutte le categorie, in modo particolare da parte dei commercianti che di continuo si lamentano della crisi in cui versa Crotone. Ed invece niente. Attraversando le vie di Crotone tutto sembra tranquillo e si ascoltano soltanto pareri a proposito del nome del prossimo candidato a Sindaco. L’interesse della politica locale è tutta concentrata sulla scelta del candidato sindaco. Un nome che nessuno riesce ancora a pronunciare e questo sta innervosendo tutti i partiti. Sel, tramite Franco Barretta assessore alle attività produttive, esprime forte preoccupazione per questo ritardo e scarica la colpa al Pd per il ritardo nell’individuare il nome del candidato. Una nota stampa del movimento “La Prossima Crotone” parla dell’aeroporto Sant’Anna e del suo futuro dopo il 31 marzo che potrebbe essere critico a proposito dell’attività. Anche in questo caso i responsabili del movimento che hanno un rappresentante regionale, Flora Sculco, si rivolgono ad altri affinché risolvano il problema. Indifferenza e scarica barile di fronte ai problemi di Crotone. Ed intanto i 110 lavoratori della Soakro inizieranno il percorso della disoccupazione prima e della mobilità straordinaria in seguito che significa la perdita di altra occupazione. Si sta tracciando il profilo della Crotone del terzo millennio il cui simbolo è la desertificazione occupazionale e la mancanza totale di servizi.