Nicola Gratteri, il noto magistrato calabrese protagonista di tante inchieste sulla ‘ndrangheta, diventa procuratore di Catanzaro. Con una pratica d’urgenza è stato nominato dal plenum del Consiglio superiore della magistratura. Viene votato a larga maggioranza sia dai componenti togati che dai laici. Gratteri lascia così la procura di Reggio Calabria dove è stato procuratore aggiunto per molti anni. Il premier Renzi, quando ha formato il governo, ha proposto Gratteri come possibile ministro della Giustizia, ma l’allora presidente Napolitano non era convinto che un magistrato, in quel ruolo, sarebbe stato l’optimum per garantire un equilibrio tra politica e magistratura. Renzi gli ha poi affidato la presidenza di una commissione che, a palazzo Chigi, ha riscritto parti importanti del codice penale. Tra le norme che hanno suscitato più dibattito proposte dal gruppo quella di prevedere una pena fino a 6 anni per il giornalista che pubblica intercettazioni riservate.
Unitalsi di Cirò e Cirò Marina in pellegrinaggio al Pettoruto: un cammino di fede, amore e speranza
Cirò- In occasione dell’Anno Giubilare, l’Unitalsi calabrese, la sottosezione di Cirò Marina presieduta da Luca Murano, con una nutrita partecipazione...