Tutti riconoscono che si tratta più di un bilancio consuntivo che di previsione considerando il mese in cui è stato approvato, 6 ottobre.
Come già detto in precedenza, il bilancio è passato con i voti della maggioranza e senza la presenza in aula del Gruppo M5s e del Consigliere Antonio Argentieri Piuma (3 Elle) che hanno preferito allontanarsi al momento del voto. Il voto contrario dell’opposizione in tema di bilancio è una prassi consolidata che, però, non evita l’approvazione quando la maggioranza in aula si presenta con tutti gli effettivi.
Dall’insoddisfazione delle opposizioni alla soddisfazione del Consigliere Giuseppe Renato Carcea (capogruppo consiliare Araba Fenice) che non risparmia critiche all’Amministrazione precedente.
“Quello che è stato discusso ed approvato nell’ultima seduta di Consiglio Comunale è il bilancio di previsione finanziaria del Comune di Crotone 2016/2018, il più importante documento dell’Ente, che ha ripercussioni pratiche sulla vita dei cittadini crotoniati.
Si tratta, però, è bene chiarirlo subito, di un bilancio che doveva essere di previsione, ma, visto che non è stato approvato nei tempi da chi doveva, è finito per essere una sorta di ulteriore consuntivo, avendo solo poco più di due mesi (tra i quali Agosto…) per poter operare. Si tratta, infatti, di un bilancio che, praticamente, noi non abbiamo visto e che abbiamo totalmente ereditato. E, considerate le scarse risorse a disposizione e, soprattutto, i disequilibri finanziari ereditati, lo si può considerare un documento contabile “ingessato e senza margini”.
E’ da considerare quindi un mezzo miracolo se si è riusciti, grazie all’ opera dell’assessore Proto, dei suoi collaboratori e dei dirigenti comunali coinvolti, a far quadrare i conti e rispettare tutti i parametri e soprattutto, il patto di stabilità, per evitare gravi conseguenze. E certamente, se tutti i documenti fossero stati “a posto ed al posto giusto”, si sarebbe potuto completare l’iter già da molto tempo.
Nonostante le difficoltà, ribadisco, davvero serie, la nuova Amministrazione Comunale è riuscita a garantire ai cittadini tutti i servizi pubblici essenziali, ma le possibilità di spesa, da qui a fine anno, saranno praticamente nulle. Tale situazione di difficoltà, se possibile, sarà ancora maggiore nel prossimo anno, considerati i continui tagli dei trasferimenti statali e le ridotte capacità di aumentare le entrate dell’Ente, abbattendo l’evasione dei tributi, ancora fortemente significativa.
Per tale motivo, nasce la necessità, fin da subito, di riordinare e riorganizzare il sistema dell’Ente, a partire dalla lotta agli sprechi ed alla razionalizzazione delle spese, riservando la massima attenzione ad ogni Euro impegnato. Piuttosto che soffermarsi su aspetti di “formalità burocratica”, ritengo che si debba dedicare attenzione a quelli di “sostanzialità finanziaria”. Ad esempio, non è accettabile che una partecipata comunale in 9 anni accumuli fino a 50 milioni di Euro di passivo, non si possono pagare quasi 2 milioni di Euro di luce in un anno (con intere zone cittadine al buio e di contro altre illuminate 24 ore su 24).
Parola d’ordine quindi: Riordino! Perché riordinare significa soprattutto riuscire, con meno risorse, a migliorare i servizi per tutti i cittadini. In questo senso, bisognerà puntare sulla captazione dei finanziamenti derivanti dalla progettazione europea, nazionale e regionale. E’ il tempo della concretezza quotidiana delle idee ed, al tempo stesso, della vision futura per rendere la nostra attività fruttuosa e capace di dare le risposte che i cittadini ci chiedono.
Il senso di responsabilità istituzionale e di servizio ai cittadini mi ha portato, insieme ai miei colleghi di maggioranza, a votare favorevolmente questo bilancio, nella certezza che, l’anno prossimo, potremo approvare un documento contabile con il nostro imprinting, l’imprinting del riordino, in coerenza con la straordinaria azione di riordino che i cittadini hanno disegnato lo scorso 19 giugno quando hanno scelto di azzerare uno dei più obsoleti sistemi politici della recente storia crotoniate”.