Un danno biologico inestimabile al territorio l’incendio di ieri, un patrimonio agreste in fumo che sta cambiando è cambiato radicalmente il paesaggio, tanto che il comune dovrebbe costituirsi parte lesa con denuncia contro ignoti. In cenere centinaia di ettari di macchia mediterranea in zona Campanise, Vallo, Monte Sanguigno, Coppa,Mordace, Santa Venere, in pericolo molto allevamenti di ovini caprini e bovini, dove i proprietari hanno dovuto radunarli in posti sicuri. Per poco anche un cavallo andava a fuoco se non fosse stato per la prontezza del proprietario. Incenti danni anche alle colture ai vigneti e sopratutto uliveti. E’ il più vasto incendio che si sia registrato dove in poche ore il forte vento di scirocco ha fatto piazza pulita di animali selvatici e macchia mediterranea. Sin dai paesi limitrofi si vede il fitto fumo che si sprigiona nell’aria rendendola irrespirabile. Sopra CIrò una nube nera e minacciosa ha ricoperto il cielo per l’intera giornata, da quando il fuoco era stato avvistato in zona zonara-Vallo sotto le Campanise, da dove qualcuno dice di aver visto un’auto bianca sospetta. È di natura dolosa è ovvio, scaturito in pieno giorno, e dove dall’alto chiunque poteva vedere la mano vigliacca del piromane di turno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, Calabria verde, vigili del fuoco di Crotone, un elicottero della protezione civile e un Canadair. Purtroppo il fuoco non è stato ancora spento visto le aree impervie presenti, dove i mezzi aerei continuano a fare la spola finché il giorno glielo permette.