Le uscite del consigliere comunale Andrea Correggia non sorprendono più nessuno, così come non stupisce la sua capacità di distorcere la verità ai soli fini di specularci politicamente.
L’ultima novità del Correggia riguarda la firma del Protocollo d’intesa di legalità sulle operazioni di bonifica, a cui hanno assistito, e non presenziato, le due nuove parlamentari crotonesi. Semplicemente assistito perché tutto il lavoro propedeutico alla firma è stato fatto senza alcun contributo dei Cinque Stelle, oseremmo dire come al solito. Ma nulla da imputare alle due parlamentari neoelette, anzi, abbiamo già apprezzato che, a differenza di chi le ha precedute, manifestano interesse al territorio.
Ora, però, al di là della presenza e della semplice enunciazione dei problemi ci auguriamo che arrivino anche le proposte di soluzione ai tanti problemi di questa città.
Quelle proposte che dai cinquestelle non sono mai arrivate, nemmeno quando abbiamo affrontato il tema “bonifica” in Consiglio comunale. Sempre e solo polemiche, mai proposte concrete.
D’altra parte, per quanto ci riguarda, abbiamo sempre auspicato una costante e attiva partecipazione e capacità di iniziativa di tutte le rappresentanze istituzionali, volute e legittimate dal Popolo, e che fra queste vi sia la voglia di fare gioco di squadra nel solo interesse del territorio e dei suoi abitanti.
Per quanto riguarda il Correggia, ci stupisce, ancora, che il Consigliere pentastellato delegittimi, per l’ennesima volta, l’assise cittadina chiedendo per l’ennesima volta un’assemblea pubblica sul tema bonifica, e denunciando che dal processo siano stati esclusi proprio i cittadini.
Chiariamoci.
I consiglieri comunali sono i rappresentanti dei cittadini, di tutti i cittadini. Anche Correggia, paradossalmente, rappresenta i crotonesi, ma non ditelo in giro per favore.
Per quanto riguarda, invece, l’assemblea pubblica richiesta, vorremmo, una volta per tutte, chiarire determinate cose.
Lo statuto comunale, strumento arcaico che deve essere modernizzato e adeguato alle nuove normative, non parla di assemblee pubbliche ma di “pubbliche assemblee di cittadini a livello circoscrizionale”. Concetto ben diverso da quello espresso da Correggia.
Per non dimenticare, infine, che questa amministrazione ha celebrato più Consigli comunali aperti, alcuni anche in diretta televisiva, riunioni nelle quali i Cinquestelle hanno fatto sempre polemica senza mai avanzare una proposta e soprattutto senza mai entrare nel merito delle vicende.
Un paradosso che chi non ha nulla da dire in Consiglio comunale cerchi una vetrina più ampia come un’assemblea cittadina, per esprimere il proprio costante nulla.
Una domanda, in conclusione, ma la Raggi quando ha detto no alle Olimpiadi di Roma ha convocato un’assemblea pubblica per confrontarsi con i cittadini?
Firmato