Si continua a saccheggiare e a devastare la natura senza riflettere che così facendo si provoca la distruzione dell’ambiente di cui noi stessi abbiamo bisogno per sopravvivere. L’amianto, il killer invisibile della Calabria, dal nome era accattivante: Eternit, che in latino vuol dire eternità. La fibra-killer, che non brucia, continua inesorabilmente a distruggere non solo l’ambiente circostante ma mette a serio rischio la salute dei cittadini calabresi. Bonifica, smaltimento e leva economica, devono essere affrontate con la massima urgenza a livello regionale. Occorre al più presto un censimento e una mappatura dei siti contenenti amianto, su cui definire le priorità di bonifica. La principale differenza che esiste tra l’uomo e gli altri mammiferi e il mondo vegetale va individuata nel cosiddetto “tempo di latenza”, i danni provocati dall’amianto sull’uomo si possono presentare anche dopo 40 anni. Quale futuro lasceremo in eredità alle prossime generazioni se non attiviamo, sin da subito dei piani di azione? Dovrà divenire il ricordo degli anni 80 e non il fantasma indisturbato di questo millennio.
Addio a Papa Francesco: si è spento a 88 anni questa mattina
Papa Francesco è morto questa mattina, lunedì 21 aprile 2025, alle ore 7:35, nella sua residenza di Casa Santa Marta...