Con il pretesto “dell’integrazione”, un termine che in realtà nasconde la parola lucro, molte delle associazioni che lavorano in questo campo forniscono il lavoro a centinaia di giovani immigrati, ciò avviene tramite molteplici “canali preferenziali” collegati al mondo dell’associazionismo strettamente legato, a sua volta, a quello della politica.Crotone non è certo immune a questo fenomeno. Un fenomeno che, in una delle provincie con il più alto tasso di disoccupati, sa di amara beffa.
E per i nostri giovani? Dopo lo sfruttamento (gratuito) presso le aziende che hanno aderito al progetto ministeriale dell’alternanza scuola-lavoro, non rimane altro che la disoccupazione o l’emigrazione.




