Negli anni abbiamo assistito a tanti commenti e opinioni su quello che il nostro territorio offre, ma almeno l’unico punto in comune era quello di considerare le nostre terre quali la culla della Magna Grecia. L’intera Calabria è un sito archeologico a cielo aperto e dobbiamo sempre condannare la poca attenzione, il vandalismo oppure la mancanza di studio da parte dei singoli cittadini. Negli anni ho assistito ed ho accompagnato nei territori limitrofi studiosi che volevano approfondire la storia che ci riguarda, partendo dallo studio dell’antica città di Petelia, sede della zecca dell’Impero Romano, per poi approfondire le origini della città di Macalla , fino a studiare la storia della cittadina che mi ha adottato Cirò Marina.
Se ci mettiamo a scavare in modo superficiale possiamo vedere come si possano trovare ancora reperti storici: la mia condanna da sempre è che i nostri beni siano stati venduti o ceduti fuori per mancanza di infrastrutture, favorendo lo splendore di altri musei.
Abbiamo assistito sui social network ad un acceso dibattito, che mi ha fortemente amareggiato, sulla veridicità e l’attendibilità del sito archeologico dei Mercati Saraceni: io non sono nè uno storico né un archeologo, ma ho letto molto e mi sono affidata da sempre a documenti per cultura personale. Immagini e documenti provano l’attendibilità e dalla senatrice Margherita Corrado mi sarei aspettata un’attenzione diversa, soprattutto alla luce della foto da lei stessa postata: pascolo e degrado dovrebbero essere abolite per il mantenimento dei siti e la riqualificazione, no smantellamento e diniego degli studi altrui. Si parla del Mercati Saraceni solo come scenario di attività culturali o per sfondo di numerosi matrimoni, ma non si parla del sito, specie di quello che può nascondere al di sotto. Potremmo dibattere e confrontarci sullo stato di mantenimento, sul cattivo e grossolano restauro operato , ma non sulla sua veridicità, considerando i marinoti come millantatori solo per illudere i visitatori. Questo rappresenta il recupero del territorio? Si è parlato del sito sottostante del Tempio di Apollo Aleo? Riqualificazione e costruzione di strutture adatte per mantenere il nostro patrimonio; cancellazione degli scempi operati da coloro che non hanno il rispetto della nostra storia; insegnare ai nostri figli ciò che hanno costruito i nostri avi.
Mi aspetto questo da un politico, mi aspetto rispetto per coloro che cercano di mantenere viva la storia, per coloro che l’hanno vissuta e per coloro che l’hanno sentita raccontare.
In merito al vino Cirò credo che sia avvilente sentire parlare di produttori e consumatori come bugiardi ostentatori di una storia considerata leggenda.
Avevo capito che la senatrice Margherita Corrado si riferisse al degrado attuale.Non credo sia un difetto di disonesta intellettuale ritenere che a parte un nuvolo di volenterosi,nella nostra “polis”la sciatteria e la noncuranza di chi avrebbe dovuto occuparsene la abbia fatta da padrone.