E così, questa settimana hanno iniziato a sperimentare il fact-checking su Whatsapp. Al momento la procedura risulta un po’ farraginosa – bisogna salvare in rubrica un numero cui inoltrare i messaggi sospetti e attendere la verifica – e purtroppo il servizio funzionerà solo per vagliare notizie sull
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Capire le “donne di conforto” senza miti: memoria contesa e tribalismo antigiapponese
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