
È risaputo che qui in Calabria, nell’ultimo decennio, il diritto alla salute dei cittadini sia stato minato pesantemente.
Questo drammatico stato dei fatti passa anche da una contrazione inesorabile del personale sanitario, un altro triste record per cui la nostra Regione emerge prepotentemente nelle ricerche su scala nazionale.
In Calabria c’è carenza di personale e fra / turni estenuanti, stress oltre il limite, paure e preoccupazioni, medici, infermieri e operatori sanitari, continuano silenziosi a svolgere il proprio lavoro.
Li definiamo eroi, ma non dimentichiamoci che sono anche lavoratori, con stipendi inadeguati ai rischi che corrono e all’imponente lavoro che svolgono.
Queste persone hanno meriti che la politica (che invece ha solo colpe) ha il dovere di riconoscere.
E per questo rivolgo un appello alla Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli e al commissario ad Acta, Gen. Saverio Cotticelli, affinché seguendo l’esempio dell’Emilia Romagna, riconoscano un bonus a tutto il personale sanitario attualmente impiegato nella gestione dell’emergenza in Calabria.
Con il decreto Cura Italia, saranno stanziati alla Regione Calabria qualcosa come 24 milioni di euro da destinare alle aziende sanitarie regionali. Mi auguro che nel pianificare l’impiego di queste risorse venga preso seriamente in considerazione il peso di una situazione precaria che chi è impegnato in prima linea, porta sulle spalle con grande competenza e responsabilità.
Un grazie non basta e il lavoro che queste forze stanno dispiegando sul campo non ha prezzo, la politica ha quindi il dovere di lanciare un messaggio di riconoscimento chiaro e forte, abbandonando la dimensione della retorica spicciola a favore di un atto concreto e doveroso.




