Ciao Luigi,
penso di poter parlare per conto di tutta la combriccola.
Tra tutti noi del gruppo forse io sono stato quello che ti ha conosciuto per primo, all’asilo, per poi perderci di vista e ritrovarci dopo qualche anno.
Anche in questo periodo così difficile caratterizzato da un’emergenza mondiale, da decreti ed ordinanze che ci impongono restrizioni di ogni tipo sei riuscito ad avvicinarci tutti superando ogni ostacolo. Non doveva accadere così, però, doveva succedere con le parole che ti abbiamo sempre sentito pronunciare …”ni vidimu,…e stapimu”.
Hai avuto il coraggio (o forse l’incoscienza) di rientrare a Cirò dopo una pausa lavorativa, per riprendere in mano i libri e, con enormi sforzi, di riuscire a raggiungere il traguardo della laurea condividendo nel frattempo con gli amici ogni momento libero regalandoci così tanti aneddoti e battute che ora rimarranno indelebili nella nostra memoria e nel nostro cuore.
Sono certo che tutti noi abbiamo ricordato e stiamo ricordando almeno uno, due, tre… di questi momenti trascorsi insieme allegramente e spensieratamente. Momenti che tu, con la semplicità e la spontaneità che ti apparteneva, riuscivi a rendere sempre indelebili ed a far sfociare in un sorriso o in una battuta.
In queste ore riaffiorano ricordi di episodi e di momenti trascorsi insieme che sembrano accaduti l’altro giorno.
Tra le tante qualità che ti contraddistinguevano una su tutte a mio avviso prevaleva ed era la premurosità verso gli altri, che ti ha accompagnato sempre e di cui purtroppo i tuoi affetti più cari sono stati privati prematuramente.
Sei stato amorevole con loro ma anche verso tutte le persone che hanno avuto l’occasione di conoscerti e di avere dei legami con te.
Hai dato dimostrazione di questa nobiltà di sentimenti in amicizia come in amore quando hai aperto il cuore a tua moglie Rosanna per poi scioglierti innanzi al piccolo Francesco.
Ci hai lasciato presto, troppo presto.
Siamo affranti dal dolore della perdita di un grande amico e ci stringiamo intorno ai tuoi genitori Maria e Francesco, ai tuoi fratelli Marilena, Gabriele, a tua moglie Rosanna ed soprattutto al vostro piccolo Francesco cui va l’abbraccio più intenso e più forte che sarai capace, ovunque Ti trovi caro Luigi, di proteggere e di indirizzare al meglio durante la sua crescita affinché diventi un uomo di valori sani e semplici, proprio come lo eri tu.
Noi saremo qui per raccontargli che uomo era suo padre e testimoniargli il grande valore dell’amicizia in cui Tu credevi e in cui noi continuiamo a credere.
Luigi Longobocco il giovane di Cirò scompare a soli 47 anni, una notizia che ha sconvolto i suoi concittadini