La vicenda del Sant’Anna Hospital sta raggiungendo toni grotteschi, non tollerabili da chi ha a cuore la tutela della salute, ma anche la tutela del lavoro e di una struttura di eccellenza riconosciuta in tutta Italia e di cui la Calabria non può fare a meno.
Non si può che esprimere sentimenti di amicizia, solidarietà, comprensione e sostegno ai lavoratori della clinica Sant’Anna, ma anche di forte preoccupazione per le sorti di questa struttura che è un vero e proprio presidio di salute in Calabria.
Per questo non sono tollerabili ulteriori rinvii e comportamenti che tendono ad allungare i tempi nella ricerca delle soluzioni, atteggiamenti di sufficienza, o peggio ancora di persistente disattenzione.
Atteggiamenti e rinvii che rischiano di provocare danni irreparabili ad una struttura sanitaria che, invece, va celermente rimessa in piena e completa attività, assicurando certezze ai lavoratori e alle loro famiglie che, ormai, da settimane vivono con ansia e inquietudine questa situazione.
In questi giorni ho seguito con attenzione e apprensione tutta la situazione, mi rincuorano le parole del presidente Spirlì, so che la strada è ancora in salita, ma penso che, adesso, sia indispensabile trovare una via d’uscita per tornare ad essere orgogliosi delle nostre eccellenze e del patrimonio umano e professionale rappresentato dai nostri lavoratori.