Lunedì i dipendenti di Akrea saranno nuovamente in agitazione. Passano le settimane, passano i mesi ma l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Voce, non ha la più pallida intenzione di affrontare i problemi della società che si occupa della gestione dei rifiuti.
Lo sciopero, annunciato da giorni, è la diretta conseguenza dell’esasperazione di questi lavoratori che vedono il proprio presente e futuro lavorativo messo in discussione da un’amministrazione inefficiente, incapace, inadeguata ed incompetente.
Un atteggiamento quello di Voce e dei suoi assessori che fa impallidire anche Ponzio Pilato.
Akrea oggi è senza un piano industriale, manca la sicurezza nei luoghi di lavoro, non ha più il contratto per la gestione del verde pubblico ma con undici dipendenti che pesano sulle casse dell’azienda, casse messe a dura prova anche dal mancato riconoscimento da parte del Comune di un debito di più di due milioni di euro che l’ente ha con la sua partecipata.
Eppure le richieste dei lavoratori di Akrea sono chiare e precise, ma risposte dal palazzo comunale non ne arrivano.
Il silenzio regna sovrano, interrotto solo da improbabili e vacui annunci, e le solite trite e ritrite uscite del sindaco che, tra grida e schiamazzi, tenta sempre di scaricare le colpe sul passato senza mai assumersi le proprie responsabilità.
Lunedì noi saremo insieme ai lavoratori dell’Akrea, e martedì incontreremo il presidente Gianluca Giglio per cercare insieme una soluzione alle difficoltà della partecipata, nella speranza che il sindaco, vista la sua incapacità di risolvere i problemi della nostra città, possa accogliere i nostri suggerimenti.