
L’invito è a non tagliare le piante officinali come la Ruta e la Matthiola presenti sulle mura del castello. Con determinazione n. 87 del 5.04.2022 con oggetto: servizio di estirpazione e diserbaggio erbacce, rovi e piante infestanti lungo i muri, i cigli di tutte le strade comunale del centro urbano, bonifica spazi a verde degli edifici scolastici, manufatti e spazi pubblici di pertinenza e/o proprieta’ comunale – il comune determina un impegno di spesa di 10 mila euro. Si legge in una nota del responsabile dell’ufficio tecnico architetto Luigi Critelli- che è necessario procedere ai consueti lavori di taglio erbacce infestanti da tutte le vie e località del centro urbano nonché dai manufatti in pietrame; e Che l’ente intende affidare in appalto – mediante affidamento diretto – i suindicati lavori e che alla spesa necessaria per l’esecuzione dell’opera si farà fronte con fondi del redigendo Bilancio Comunale; Considerato Che è urgente per motivi di igiene pubblica procedere all’esecuzione dei lavori in argomento, in quanto alla data attuale tutte le vie del centro storico e spazi a verde sono invasi da erbacce infestanti; Considerato inoltre che la Regione Calabria – Dipartimento Presidenza – U.O.A. – Politiche della Montagna e Foreste ha invitato tutti i Comuni della Calabria, in qualità di prestatori di interesse e di soggetti obbligati ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale n° 51/2017 a dar corso tempestivamente alle attività di pulizia delle banchine, cunette, muri e scarpate, mediante la rimozione di erbacce, erba secca, residui vegetali, rovi ed ogni materiale infiammabile, creando anche fasce di protezione, al fine di evitare che eventuali incendi si propaghino alle aree circostanti che possono causare danni a persone e/o cose. Si spera però che alcune piante che crescono sulle antiche mura del castello di particolare interesse botanico/farmaceutico come la Ruta graveolens, la Hyoscyamus niger, e come la Matthioola incana che in questo momento è fiorita, possano rimanere intatte in tutta la loro bellezza. Soprattutto per la presenza di una subspecie tutta bianca ancora più rara presente all’ingresso del castello: la Matthiola incana subsp. incana, merita per la sua rarità lasciata crescere sulle antiche mura del castello.





