

Rinvenuta in una antica torre medievale, oggi un meraviglioso B&B, dalla proprietaria Letizia Arcovio, un antico documento che attesta la vestizione di una sua lontana parente Luigina Cristaldi, che nel 1912 per mano dell’allora parroco Don Nicodemo Palmieri– Direttore dei Fratelli e delle Sorelle del Terz’Ordine di San Domenico, che diventa suora vestendo l’abito del terzo ordine dei Domenicani ricevendo il nome di Suor Geltrude, la cui cerimonia si svolse nella chiesa Santa Maria de Plateis. La religiosa per tutta la vita fu devota a Santa Geltrude tanto da avere sempre in casa un quadro della Santa, anche questo rinvenuto accanto al documento. La presenza a Cirò dei religiosi di San Domenico non è nuova, tanto che ancora oggi nella parte del cimitero antico, c’è una monumentale cappella dedicato proprio a San Domenico Guzmann. Ma anche lo storico Pugliese annota la presenza della chiesa di San Domenica dove durante le incursioni turche vi furono trucidate alcune ragazze cirotane:” Annuccia, Brigida, Giovanna, Francesca, Dianora e Catarinella”- trucidate dove aver tanto resistito all’invasione Turca, nel 1707 e scappate dalle grinfie dei Turchi, le ragazze scrive lo storico Pugliese- si recavano nelle vicinanze della chiesa di Santa Domenica, per cercare riparo, qui invece vennero raggiunte e trucidate, poiché non vollero piegarsi alla loro volontà. Si racconta che erano le donne più belle e coraggiose di tutta l’antica Psikron. La chiesa doveva trovarsi lungo una mulattiera che da Cirò portava ad Umbriatico, dove quest’ultima era una importante sede vescovile, passante appunto per la zona di Santa Domenica, area che ancora oggi esiste sul foglio di mappa di Cirò. Quì è ancora presente un rudere che potrebbe essere associato all’antica chiesa di Santa Domenica, oggi trasformata in abitazione privata di campagna, dove tutto intorno sono presenti evidenti tracce dell’antica chiesa-convento, ci sono mura perimetrali, raccolta per le acque piovane, mattoni sottili classici del medioevo, un’area insomma dove si respira presenza di santità, di purezza, di coraggio, un posto magico e suggestivo. “ I terziari (detti oggi anche laici domenicani)scrive in proposito Padre Angelo- su “Amici Domenicani” -esistono fin dall’inizio dell’Ordine di san Domenico. Essere terziari prosegue- non equivale ad essere cristiani di serie a, ma essere persone che cercano nell’Ordine di san Domenico un aiuto ad essere dei buoni cristiani. Appartenere al laicato domenicano o Terz’Ordine di san Domenico- sottolinea Padre Angelo- è la stessa cosa che vivere quanto gli Atti degli Apostoli dicono dei primi cristiani, e cioè che “erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere” (At 2,42)”. E ancora:” I Terziari domenicani – disse Pio XII in un Congresso del Terz’Ordine domenicano (29 Agosto 1958) – sono un gruppo scelto di laici dediti ai maggiori obiettivi dell’apostolato contemporaneo; Si distinguono in modo particolare sia per quanto concerne la loro propria vita spirituale, sia per il servizio di Dio e del prossimo nell’ambito della Chiesa. In quanto membri dell’Ordine, prosegue- partecipano alla sua missione apostolica mediante lo studio, la preghiera e la predicazione in conformità con la loro condizione di laici” (n. 4)”. Oggi, come in passato, queste fraternite sono presenti in ogni parte del mondo. Di esse-prosegue Padre Angelo- fanno parte uomini e donne, giovani e anziani, operai e professionisti, professori, studenti, artisti… tutti uniti da una comune vocazione, la vocazione dell’Ordine di San Domenico: l’amore alla verità, verità da amare, verità da conoscere, da vivere nella fedeltà al vangelo; verità da annunciare con la vita e la parola (n. 7)”.Sarebbe dunque interessante scoprire che in qualche tempo remoto esisteva anche a Cirò un convento dedicato ai domenicani di San Domenico Guzmann,oltre ai conventi dei Cappuccini , di San Francesco d’Assisi e di San Francesco di Paola dislocati in tutto il territorio cirotano.