Un’esperienza unica di solidarietà e impegno per il rilancio delle periferie.

Così si presentava il sindaco nel consegnare il suo dono, l’astrolabio dedicato a Lilio”. ”Entrare nelle maestose stanze del Papa dà un’emozione indescrivibile, scrive in una nota il primo cittadino. Dopo minuti di attesa prosegue- si vede aprirsi una porta gigantesca dalla quale una figura semplice, sorridente e tutta vestita di bianco vi esce agitando la mano salutandoci con molto affetto. Senti dentro il tuo corpo una gioia, un tremore che invade tutto il tuo essere. La semplicità e la grandezza del Santo Padre, penetra nel cuore e nell’anima e avvicinarsi a Lui, stringergli la mano scambiando sorrisi e sguardi luminosi, è così speciale da avvertire di sentirsi in un’atmosfera spirituale mai vissuta prima. Ho portato al Santo Padre un abbraccio da tutta Cirò e ho chiesto protezione, benedizione e preghiera per tutto il popolo cirotano, è stata un’esperienza unica e grande- ha concluso il sindaco. A guidare la delegazione composta da 200 sindaci e amministratori locali provenienti da ogni parte d’Italia il presidente Giovanni Caggiano e il segretario generale Francesco Pinto. “L’incontro con il Santo Padre rappresenta un momento di profonda vicinanza nei confronti dei sindaci dei Comuni Asmel chiamati ad affrontare dalla periferia le nuove sfide di rilancio economico e sociale del Paese” scrivono in una nota- i vertici dell’associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali, che aggrega circa la metà dei comuni italiani. Nel discorso all’Asmel, il Papa sottolinea la trascuratezza delle aree interne italiane e lo spopolamento dovuto alla mancanza di opportunità per le scarse risorse destinate ed esorta a considerare seriamente il problema della denatalità. Occorre scoprire opportunità dove altri vedono vincoli, o risorse in ciò che si considera scarto, dice, suggerendo welfare di comunità e cantieri di partecipazione.




