Si terrà oggi sabato 18 maggio, alle ore 18.00 nella sala consiliare del comune di Cirò, la presentazione dei nuovi Direttori artistici del Museo Archeologico e, del Museo del vino e della Civiltà Contadina. A insignire del prestigioso incarico ai neo Direttori, il sindaco Mario Sculco. Alla cerimonia oltre al primo cittadino e all’amministrazione comunale, sarà presente l’esperto in archeologia Salvatore Murano, ed i due neodirettori artistici Maestro Francesco Florielli. per il museo archeologico sito in zona Arenacchio, ed il professore Giuseppe De Fine per il Museo del vino e della civiltà contadina, sito in piazza della Repubblica. Al termine della presentazione, si terrà una visita guidata presso i due musei ed un buffet offerto dall’associazione Pro Loco Luigi Lilio di Cirò,diretto dall’avvocato Niki De Franco. “Non è stato facile reperire negli anni oggetti appartenuti ai nostri nonni e bisnonni- reperti che molto spesso venivano buttati perché ormai vecchi e non più in uso- riferiste De Fine; solo la caparbietà e la continua ricerca di questi preziosi oggetti appartenuti al passato, presso antiche stalle, case abbandonate, ma anche presso discariche a cielo aperto, afatto si che molti oggetti oggi venissero custoditi nel museo, a testimoniare un periodo importante che, rappresenta le nostre radici e tradizioni. Un certosino lavoro è stato fatto negli anni- prosegue il neo direttore artistico- dalla stesura di etichette in cui si poteva leggere sia il nome dialettale che quello in italiano. Attorno ai nomi dialettali a volte si percepiva la sua denominazione originale: dalla dominazione spagnola, a quella Greco, a quella Turca, in base al periodo di uso che se ne faceva, o da quale popolo veniva usato. Questa è la vera ricerca antropologica, un lavoro in continuo aggiornamento, visto che oggi le persone prima di buttare un oggetto antico spesse volte lo porta al museo. Ma è solo l’inizio, il lavoro di censimento deve essere ancora completato”. Entrambi i neo direttori inoltre hanno collaborato con il Soprintendente Roberto Spadera allacostituzione del nuovo museo archeologico, dove De Fine si occupò della nuova mappatura dei siti archeologi fotografati e censiti dal fotografo Critelli in una serie di cartellonistica oggi presente all’interno del museo. Mentre il maestro Florielli che ha spesso collaborato con i vari soprintendenti ha fatto si che, molti oggetti rinvenuti anche occasionalmente venissero custoditi all’interno del museo, localizzando importanti siti archeologici da cui provengono gli oggetti in mostra, e grazie anche a Florielli se oggi possiamo ammirare e documentare l’antica storia di Chone, odierna Cirò, sin da quando nella prima età del ferro, negli anni trenta, sul colle Sant’Elia, vennero trovati le famose sei asce oggi custodite nel museo archeologico di Crotone.