
È stato presentato questa mattina, nella suggestiva cornice del Parco Pitagora, il percorso realizzato con le famiglie all’interno del Programma P.I.P.P.I. – acronimo di Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione – promosso dall’Ambito Sociale di Crotone. L’iniziativa, che mira a rafforzare il benessere dei minori a rischio di allontanamento dal nucleo familiare, ha rappresentato un momento di restituzione del lavoro svolto con i beneficiari e di confronto con i soggetti istituzionali coinvolti.
All’incontro erano presenti l’assessore alle Politiche Sociali di Crotone Filly Pollinzi, il sindaco di Rocca di Neto Alfonso Dattolo, e le funzionarie del servizio assistenza sociale del Comune, Alessandra Mesoraca e Maria Rizzo. Presente anche il team della cooperativa GEA, che ha gestito operativamente il progetto.
Il programma P.I.P.P.I., attuato nei comuni dell’Ambito di Crotone (Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Scandale, Rocca di Neto, Belvedere Spinello, San Mauro Marchesato e Crotone – comune capofila), si è concentrato su interventi di sostegno educativo e psico-sociale a favore di famiglie in situazione di vulnerabilità. In particolare, il percorso si è rivolto a quei nuclei segnalati dai servizi sociali, in cui erano presenti problematiche temporanee di natura educativa, economica o relazionale.
Le attività, durate 53 settimane, hanno previsto l’impiego di professionisti qualificati – assistenti sociali, psicologi ed educatori – per accompagnare le famiglie in un processo di rafforzamento delle competenze genitoriali. Gli interventi si sono sviluppati su più fronti: supporto educativo ai minori nel percorso scolastico e relazionale, accompagnamento ai genitori nello svolgimento dei propri ruoli, e creazione di una rete territoriale di supporto, attraverso sinergie tra servizi e comunità.
Una componente chiave del programma è stata la mediazione familiare, rivolta in particolare a famiglie attraversate da separazioni conflittuali o crisi relazionali. Questo strumento ha permesso di sostenere la riorganizzazione dei rapporti familiari, aiutando i genitori a raggiungere accordi condivisi, duraturi e soprattutto centrati sui bisogni dei figli, nella logica della corresponsabilità educativa.
“Siamo felici di comunicare che la gestione efficace del programma ha prodotto economie tali da permettere la prosecuzione del percorso almeno fino a marzo 2026 – ha dichiarato l’assessore Pollinzi –. Potremo quindi continuare ad accompagnare le famiglie già coinvolte e accoglierne di nuove. Il programma P.I.P.P.I. rappresenta un cambio di paradigma per il servizio sociale: non più interventi calati dall’alto, ma costruiti insieme ai beneficiari, che diventano protagonisti del proprio cambiamento. Questa sarà la direzione su cui insisteremo per tutti i nostri servizi.”
Il sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, ha espresso il proprio apprezzamento per l’impegno fin qui profuso, sottolineando l’importanza della collaborazione tra i comuni dell’Ambito: “Solo attraverso una strategia condivisa possiamo garantire un futuro migliore ai nostri bambini e sostenere chi vive situazioni di fragilità”.
Il programma P.I.P.P.I., promosso a livello nazionale dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l’Università di Padova, rappresenta oggi un modello innovativo di presa in carico, centrato sulla prevenzione dell’istituzionalizzazione e sulla valorizzazione delle risorse familiari e territoriali. L’esperienza dell’Ambito di Crotone si configura come un esempio virtuoso di applicazione concreta ed efficace di questa metodologia.




