
Secondo Concerto di Accademie Musicali
Leonardo Vinci
Quinta edizione del Festival
Il mare nella musica
Il prossimo 30 novembre alle ore 19.00, nella Chiesa di Santa Teresa d’Avila di Strongoli Marina, l’Orchestra Philharmonia Leonardo Vinci, diretta dal Maestro Gianfranco Russo, con la partecipazione del Soprano Hyo Soon, noto Soprano a cui numerosi compositori hanno dedicato le loro opere e collaboratrice del Maestro Giorgio Gaslini, e del violinista Gianfrancesco Federico, vincitore del premio internazionale “Dinu Lipatti”, daranno vita al secondo concerto della quinta edizione del Festival di Accademie Musicali Leonardo Vinci.
Saranno eseguire musiche di Vinci, Vivaldi, Salieri, Verdi e Mascagni.
Dopo l’esecuzione dei tradizionali dei tre Inni, nazionale, europeo e rotariano, il concerto sarà aperto con la celebre Cantata di Vinci: ” Vo Solcando un mare crudele “, brano d’intenso virtuosismo vocale e di estremo colorismo sonoro, tratto dall’Artaserse, Opera magistrale che chiude la produzione operistica vinciana. Il primo allestimento di questo capolavoro avvenne pochi mesi prima della morte dell’autore, il 14 febbraio del 1730, nel teatro delle Dame, in via Margutta. I nomi presenti nel primo manifesto teatrale, affisso all’entrata del Teatro, danno la misura della fama che il compositore strongolese aveva raggiunto in quel periodo:
Artaserse, Raffaele Signorini
Mandane, Giacomo Fontana
Artabano, Francesco Tolve
Arbace, Giovanni Carestini
Semira, Giuseppe Appiani
Megabise, Giovanni Ossi
Il grande Sopranista, Giovanni Carestini, nella parte di Arbace, fu il primo esecutore dell’Aria ” Vo solcando un mare crudele”. Finale del primo atto, dove i tormenti del personaggio diventano minacciosi flutti marini, i suoi dubbi si trasformano in ondeggiamenti sonori.
Questo brano che sopravvisse all’oblio dell’Artaserse, restò, nel diciannovesimo e nel ventesimo secolo, una pietra miliare del belcanto barocco. Il virtuosismo vinciano rivela in questo capolavoro le infinite potenzialità della musica nel trasmutare l’immaginario in sentimento interiore e le emozioni in palpabile visione. Il testo, nel metaforico viaggio per mare, ben rappresenta l’anima combattuta tra sentimenti controversi.
“Vo solcando un mar crudele
Senza vele e senza sarte:
Freme l’onda, il ciel s’imbruna”
La scelta della tematica marina, in questo secondo concerto di Accademie Leonardo Vinci, è stata ispirata dalla bellezza paesaggistica in cui avrà luogo l’evento musicale. Gran parte del repertorio della serata è incentrato sulla rappresentazione sonora del mare: dalla tempesta di mare RV253, per violino e orchestra, di Antonio Vivaldi, al noto concerto vivaldiano in Si bemolle maggiore RV163, dove il semplice intervallo di ottava, ad imitazione di un mitico strumento marino, la “Conca”, di origine boema, poteva scatenare tempeste o ristabilire la serenità perduta del mare.
Il mare è evocato anche nella sinfonia veneziana di Salieri, dove dalla laguna s’intravede all’orizzonte il mare lontano. Le geometrie ritmiche di Salieri si alternano ad accentuazioni irregolari, come rappresentazioni sonore del rapporto tra la pietra levigata delle architetture veneziane e i mobili riflessi d’acqua della laguna. Prefigurazione della “Cattedrale sommersa” di Debussy, la sinfonia di Salieri propone un altro suggestivo dialogo tra la pietra e il mare.
Il mare, la terra con le sue radici, sono simboli che attraversano anche la musica della Traviata di Verdi. Opera immortale che trova la sua sintesi sublime nel Preludio strumentale. Il Mare di Provenza, evocato dal padre di Alfredo, protagonista maschile della Traviata, è il simbolo del ritorno alle origini, ritorno all’autenticità della propria vicenda personale, perenne memoria del luogo natio.
“Di Provenza il mar, il suol,
Chi dal cor ti cancellò?
Al natio fulgente sol,
Qual destino ti furò?”
Il testo esorta a ritornare al mare, alla terra, alla terra degli avi, alla potenza luminosa del Sole, per ritrovare il senso perduto dell’umanità autentica.
Il mare, il Mare nostrum, il mediterraneo, è presente sullo sfondo della Cavalleria rusticana, Opera di Mascagni, da cui è tratto il celeberrimo Intermezzo. Il mare avvolge lo scenario, segue i sentimenti dei personaggi e a tratti sembra determinarli, diventa cupo e minaccioso, agitato o improvvisamente placato, come una divinità infera, che determina il destino tragico degli uomini.
Il mare di Leonardo Vinci, di Antonio Vivaldi, di Antonio Salieri, di Giuseppe Verdi e si Pietro Mascagni, il mare dell’arte, ci può accompagnare, attraverso la musica, a ritrovare uno sguardo più puro e profondo sulla nostra fragile umanità.





