
BASSANO ROMANO (VT) – Si è svolto presso il Monastero di San Vincenzo Martire, dal 20 al 21 dicembre 2025, il primo Consiglio Nazionale del movimento politico “Libertà è Democrazia”, guidato dall’architetto cirotano Giancarlo Affatato, professionista di fama internazionale e attuale presidente di diverse realtà imprenditoriali.
Nato con una vocazione ideale che richiama la Dottrina sociale della Chiesa cattolica, il nuovo partito punta a costruire una proposta politica radicata nei valori della tradizione cristiana, con obiettivi concreti dedicati al sociale, all’istruzione, al welfare e alla rappresentanza dei ceti produttivi. La linea identitaria si ispira a principi chiari: difesa della famiglia, tutela della natalità, sviluppo delle politiche giovanili, valorizzazione delle competenze e sostegno alle categorie fragili. Il fondatore Affatato parla della necessità di un cambio di passo: “Il popolo italiano chiede una nuova rappresentanza. Vogliamo offrire un progetto serio, moralmente credibile e politicamente preparato”.
Tra i cardini del programma compare il richiamo ai valori cristiani come base etica del vivere pubblico, insieme a un’azione concreta sul territorio nazionale. Il movimento vuole creare reti sociali, favorire il dialogo istituzionale e garantire presenza politica nelle realtà periferiche oggi troppo spesso trascurate. L’evento di Bassano Romano ha riunito dirigenti, sostenitori e referenti territoriali, dando ufficialmente il via ai lavori costitutivi del partito. Le giornate congressuali sono state scandite da tavoli tematici, momenti di confronto e definizione programmatica.
Il documento conclusivo ha stabilito i primi gruppi di lavoro e le linee operative per il 2026, orientate alla crescita organizzativa e alla presenza attiva sul territorio. Affatato ha ribadito l’urgenza di ricostruire un legame tra istituzioni e cittadini, soprattutto tra le fasce più deboli: “Non possiamo lasciare indietro le famiglie, i giovani, gli anziani, chi ha perso fiducia. Il nostro compito è ricucire, non dividere”.
Il movimento invita alla partecipazione attiva e annuncia l’apertura di sedi locali già in fase di strutturazione, con l’intento dichiarato di creare un partito popolare, inclusivo e organizzato. Al termine del Consiglio è stata fissata la road map per il 2026: ampliamento delle rappresentanze provinciali, formazione politica, campagne tematiche, presenza nelle piazze e incontri pubblici. L’assemblea ha approvato il manifesto fondativo, che sarà distribuito sui territori.
Con questo incontro, definito dagli organizzatori come “storico”, si apre un percorso politico che mira a dare voce a una parte del Paese che si riconosce nei valori cristiani, nella centralità della famiglia e nella richiesta di una politica più seria, morale e concreta.




