
12 dicembre 2025
Il Centro di Prima Accoglienza Sant’Anna ha vissuto una giornata speciale fatta di parole, musica, emozioni e condivisione.
La festa IL DIRITTO DI SOGNARE – VOCI, POESIE E LIBERTÀ, promossa dall’ente gestore Translator, ha trasformato l’accoglienza in un’esperienza collettiva di incontro, partecipazione e umanità.
Fin dalle prime ore, l’atmosfera è stata quella di una vera festa: un tempo sospeso dalla routine quotidiana, in cui gli spazi del Centro si sono aperti al racconto, all’ascolto e alla creatività. Il sogno è diventato il filo invisibile capace di unire storie, lingue e vissuti diversi, non come evasione, ma come diritto profondo e possibilità concreta di futuro.
Durante la giornata, le parole della Direttrice del CPA Sant’Anna, avvocatoMagda Lattuca, hanno offerto una riflessione intensa e partecipata sul senso dell’essere cittadini del mondo. Un invito a riconoscersi parte di un’unica umanità, in cui la diversità non divide ma arricchisce, e in cui l’ascolto e l’accoglienza diventano gesti quotidiani di responsabilità e forza collettiva.
Le testimonianze degli ospiti hanno rappresentato uno dei momenti più toccanti della festa. Racconti di vite attraversate da conflitti, viaggi difficili e separazioni dolorose, ma anche da una straordinaria capacità di resistere e di sperare. Parole pronunciate con semplicità e coraggio, accolte in un silenzio carico di rispetto, che hanno reso visibile il volto umano della migrazione e il valore del lavoro dell’équipe multidisciplinare, presente ogni giorno accanto alle persone nei passaggi più delicati del loro percorso.
La poesia ha poi aperto uno spazio intimo e universale. Versi dedicati alla pace, all’infanzia e all’umanità hanno attraversato lingue e confini, arrivando direttamente al cuore. Un momento di ascolto profondo, in cui le emozioni condivise hanno creato un senso autentico di vicinanza.
Con il teatro, la festa ha cambiato ritmo senza perdere intensità. La commedia All’Ufficio dei Sogni ha raccontato desideri e speranze con ironia e leggerezza, strappando sorrisi e invitando a riflettere sul valore dei sogni nella vita di ciascuno.
La musica ha accompagnato il finale, accendendo l’energia della sala e creando un linguaggio comune fatto di canto e partecipazione. In questo clima la giornata si è trasformata in una vera celebrazione collettiva: balli condivisi, canti spontanei e risate hanno coinvolto ospiti e operatori senza distinzioni, restituendo il senso più autentico dello stare insieme.
A concludere, il ricco buffet di condivisione, offerto e organizzato dall’ente gestore Translator, ha completato la festa come momento di incontro e partecipazione. Attorno al cibo, le persone si sono fermate, hanno parlato, sorriso e condiviso storie, confermando che anche i gesti più semplici possono costruire legami profondi.
IL DIRITTO DI SOGNARE – VOCI, POESIE E LIBERTÀ ha lasciato un segno profondo: non solo un evento, ma un’esperienza vissuta insieme, capace di unire emozione e leggerezza, ascolto e gioia. Un promemoria semplice e potente: sognare è un diritto e, quando l’accoglienza è fatta di presenza, rispetto e umanità, quel sogno può davvero diventare condiviso.








