Una domenica triste per l’intera comunità locale, quella che si è consumata giorno 24 novembre. Come oramai noto, la tragica scomparsa di un giovane, del quale si è già parlato con dolore, Nicodemo Marrazzo, è avvenuta nel mentre, nella chiesa di San Cataldo, venivano celebrate le onoranze funebri di “Un Signore gentile dal piglio inglese, eppure un figlio di Calabria “ come lo hanno decritto alcuni suoi cari. Domenico Sicilia, Mimì, per gli amici, sabato 23 dopo un percorso di sofferenza duro e gravoso per lui e per chi intimamente gli ha voluto bene è venuto a mancare. La sua famiglia, che ha avuto il privilegio di godersi l’intima gestualità quotidiana, paga il prezzo più alto di questa perdita, ma al contempo ha goduto più di altri l’inestimabile espressione del suo essere. Professionista di alto profilo umano, generoso ed altruista, con gli intimi, gli amici, conoscenti e non solo, la sua missione è stata il “servire”, ogni giorno, sempre.
L’amico, il padre, il fratello che ognuno avrebbe voluto o desiderato conoscere o avere vicino, la persona ideale di riferimento, capace di intenderti anche solo con lo sguardo, la persona alla quale confidare lo stato d’animo e non solo. Primo segretario generale del nascente TAR Calabria nel lontano 1973, dopo aver svolto il ruolo di Segretario Comunale nella sua Città. Commissario straordinario e Direttore Generale ASP a Cirò Marina, Rossano, Catanzaro, ATO Crotone, ruoli svolti sempre con costante ispirazione ai principi del suo essere garante di legalità, sensibile, capace, caparbio e lungimirante, ottenendo risultati pregnanti in tutti i settori che ha intrecciato nella sua lunga carriera. “Un uomo e padre “antico” nei valori del suo essere, moderno come modello da emulare, per il domani e per le nuove e prossime generazioni, un uomo da tenere bene in mente davvero come riferimento, e ricordarsene ogni giorno”, come diversi amici, parenti, rappresentanti Istituzionali presenti alle sue esequie, hanno detto. “Non per lui, che con l’umiltà del suo vivere, lo ha dimostrato, ma per noi che ancora siamo testimoni del tempo odierno, difficile ed incerto.” Come ha voluto dichiarare a nome proprio e di tutte le persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e averlo come amico, Salvatore Senatore, che ha voluto concludere dicendo un semplice ma sentito “Grazie Mimì”.




