Importante partecipazione quella di Leonardo Sacco ad Alcamo (Tp) lo scorso 28 gennaio, che ha preso parte al convegno intitolato: “Legalità e sviluppo progetto “Vento di legalità – liberi dal pizzo”. Un’iniziativa giunta alla sua seconda edizione, che ha l’obiettivo di contribuire al miglioramento della conoscenza sulle mafie, sulla loro identità, sul loro sistema simbolico e sulle attività antimafia della società civile e delle Istituzioni. Erano presenti infatti importanti protagonisti della lotta alla criminalità come Roberto Angelo De Simone, Presidente del Tribunale di Trapani, Ottavio Sferlazza, Procuratore Aggiunto della Procura di Reggio Calabria, Marco Di Capua,Vice-Direttore Vicario dell’Agenzia delle Entrate, Enzo Ciconte, Docente Universitario dell’Università dell’Aquila.Tra questi è stato chiamato anche il giovanissimo Vicepresidente delle Misericordie d’Italia, Leonardo Sacco, che ha testimoniato ad un numeroso pubblico di studenti adolescenti nel teatro “Cielo d’Alcamo”, l’opera incessante delle Misericordie non solo nel campo del sociale, ma anche e soprattutto per le tante iniziative volte a favorire la cultura della legalità quali la gestione di immobili confiscati alla criminalità organizzata, i tanti posti di lavoro creati onestamente e gli appalti assegnati ad Isola Capo Rizzuto tutti tramite la Stazione Unica Appaltante della Provincia di Crotone.
“Niente proclami, niente manifesti, niente agenda delle cose ancora da fare – ha detto Sacco rivolgendosi alla platea – ma pochi fatti concreti”. “La Parrocchia dell’Assunta e la Misericordia – ha detto Sacco citando le parole di Piero Luigi Vigna ex Procuratore Antimafia, riportate ne “Il dossier sulla legalità e la lotta alla ‘ndrangheta della Parrocchia e della Misericordia di Isola” -unite fra loro in un impegno al contempo ecclesiale e sociale, hanno compreso ed attuato quella che ritengo la “politica” vincente contro la criminalità mafiosa: da un lato, sradicare le radici della “cultura” sulla quale quel fenomeno si fonda; dall’altro, offrire ai giovani un lavoro legale in modo che essi possano prendere la vita nelle loro mani”. Fortemente applaudito l’intervento di Sacco dai giovani studenti siciliani, che ha dato concretamente seguito alla linea guida dell’iniziativa costruita sull’insegnamento di Falcone e Borsellino: “le mafie non possono essere combattute solo con l’impegno della Magistratura e delle Forze dell’Ordine ma vanno contrastate anche sul piano educativo e culturale, facendo “terreno bruciato“ intorno a loro attraverso un’attività di sensibilizzazione e formazione delle coscienze”.