“Ci alziamo la mattina, e ci sembra un sogno che è morto nostro figlio”. Non trattiene le lacrime il padre di Egidio Aloisio davanti le telecamere di Studio Aperto. “A volte mi alzo e dico: <<Egidio è morto>>, neanche ci credo”. Egidio aveva 19 anni quando ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto a Rossano sulla SS106 (leggi articolo). La strada della morte dal 1996 ad oggi ha provocato 475 vittime, quasi tutti ragazzi. “Se le strade sono a norma, non dovrebbero succedere queste cose” continua il signor Gianni Aloisio tra le lacrime. “Non si può morire a quest’età, è troppo crudele la morte subita”. Le telecamere si spostano poi nel punto in cui il
giovane ha perso la vita: “E’ entrato dal vetro anteriore il pezzo di guard rail che ha ammazzato mio figlio”. Viene mostrato il mazzo di fiori portato dalla famiglia e il guard rail che secondo il padre di Egidio “è stato montato dopo la morte di mio figlio”. Il padre straziato continua: “Non mangiamo neanche a tavola più, Egidio ci manca”. La sorella di Egidio: “A me manca tantissimo, non esistono vocaboli per descrivere questa situazione: svegliarsi la mattina e condividere la stanza con il nulla, con il vuoto più totale”.
Maxi blitz nazionale antidroga: 384 arresti, 655 denunce e oltre 1.400 kg di stupefacenti sequestrati
La Polizia di Stato, con l’impegno degli investigatoridelle Squadre Mobili presenti su tutto il territorio nazionale, coordinati dal Servizio Centrale Operativo, ha...





La perdita di un figlio è la più terribile delle sofferenze.
La vita sa essere generosa ma talvolta crudele,strappa via dagli affetti le persone che più amiamo e la perdita diventa inaccettabile e incomprensibile.