E’ allarme intossicazione da funghi per i numerosi casi che sono stati registrati nel corso delle ultime settimane e che, purtroppo, stanno continuando ad essere segnalati alle autorità competenti. Sono infatti almeno una quarantina le notifiche per sospetta intossicazione, alcune delle quali hanno interessato intere famiglie del catanzarese. “Per quanto riguarda la vendita dei funghi – interviene il dott. Francesco Faragò, direttore del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – recentemente abbiamo avuto tre casi della stessa famiglia finiti in Ospedale per il consumo di funghi acquistati da un venditore abusivo. Ciò ripropone il problema serio della vendita illegale che, sebbene sia una consuetudine che affonda le radici in epoche antiche, oggi con le normative vigenti e con i controlli che vengono messi in atto, non trova più alcuna giustificazione. Facciamo presente che la vendita di funghi è consentita esclusivamente nei negozi di orto-frutta a posto fisso e solo quando i titolari si siano dotati di apposita autorizzazione sanitaria, di apposita abilitazione alla vendita e di certificazione di commestibilità, che viene rilasciata, di volta in volta, dall’Ispettorato micologico dopo aver visionato attentamente i funghi. Si ribadisce che la vendita di funghi da parte di ambulanti o di venditori improvvisati lungo le strade è illegale e ci si deve astenere dal comprare”.
LE 10 REGOLE D’ORO DEL DOTT. FARAGO’
1. raccogliere e consumare solo i funghi che si conoscono con sicurezza;
2. accettare consigli solo da persone qualificate e con esperienza dell’Ispettorato micologico dell’ASP o dei Gruppi micologici;
3. non fidarsi mai della determinazione fatta unicamente attraverso un libro, perché le rappresentazioni a volte ingannano;
4. non basarsi sulla determinazione empirica, come: l’aggiunta di aglio, della moneta di argento, del ferro rovente, l’essere il fungo mangiato delle lumache, l’assaggio da parte di animali domestici;
5. se si acquistano, vanno acquistati solo presso i punti vendita di orto-frutta fissi, chiedendo sempre il certificato di commestibilità;
6. non regalare funghi se la loro commestibilità è incerta, perché si incorre in gravi responsabilità;
7. non consumare funghi freschi tenuti in sacchetti di plastica;
8. non raccogliere funghi in zone di possibile inquinamento, quali: vicinanza di discariche, all’interno e in vicinanza dell’abitato, in vicinanza delle strade, in vicinanza di insediamenti industriali o artigianali inquinanti;
9. i funghi sono alimenti facilmente alterabili, quindi si devono consumare entro breve tempo, dopo adeguata cottura (almeno 15 minuti di bollitura). Si sconsiglia la cottura alla griglia, alla piastra e altri modi non adeguati come temperatura e tempo;
10. il consumo dei funghi e’ sconsigliato per: i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza ed in allattamento, le persone affette da particolari malattie (del fegato, reni, dell’intestino, etc.). Le persone adulte sane possono consumare solo quantità limitate di funghi.