La guardia di finanza di Lamezia Terme, guidata dal colonnello Fabio Bianco, ha sottoposto a confisca beni per un valore superiore a 1.500.000 euro. È giunto così alle fasi conclusive il processo relativo all’operazione “Lex Genucia”, svolta dai finanzieri lametini e coordinata dalla Procura della Repubblica, che nel 2012 portò alla sbarra dieci persone, tutti in stato d’arresto, accusati di aver vessato con prestiti usurari svariati imprenditori locali che versavano in forti difficoltà finanziarie.
Al vaglio della corte di cassazione, infatti, sono giunte le posizioni giudiziarie di sei degli originari dieci imputati, poichè la situazione di altri tre rimane tuttora al vaglio della magistratura, mentre il restante indagato aveva nel frattempo gia’ “patteggiato” la pena. Non solo, la corte di cassazione, nel dichiararli definitivamente colpevoli di usura, ha pure disposto per due di essi la confisca altrettanto definitiva dei beni già sequestrati preventivamente dalla guardia di finanza. Nello specifico, l’esecuzione del provvedimento ha interessato beni immobili, fra cui due ville ubicate sul territorio lametino, denaro per oltre 100.000 euro, beni mobili di pregio ed anche le quote societarie di una nota impresa, tuttora mantenuta operante, sotto la gestione dell’amministrazione giudiziaria. Tutti i beni sopra indicati sono stati tolti dalla materiale disponibilita’ dei condannati, per essere trasferiti al patrimonio dello stato.




