Parlare di Crotone oggi, terzo millennio, significa affermare che si tratta di una Città che vanta un’enorme disoccupazione in ogni settore ed occupa l’ultimo posto a livello nazionale come qualità della vita. Tutto questo nell’indifferenza della politica nazionale che di tutto parla tranne che mettere in atto gli strumenti affinché Crotone inverta la rotta. Quando poi qualche privato si preoccupa di creare una struttura che da servizi sanitari e di conseguenza lavoro, lo Stato è assente anche in questo caso.
A proposito del Marrelli Hospital, il comitato Noi Vogliamo il Marrelli Hospital afferma:
“Ancora una volta ci hanno preso in giro: Massimo Scura e Andrea Urbani non vogliono che la sanità in Calabria riduca davvero la mobilità passiva. Col loro atteggiamento stanno condannando a morte una struttura sanitaria che poteva essere una buona prassi, un piccolo ma significativo esempio che si può invertire la marcia anche in Calabria. Ma la loro cecità farà sì che dovremo continuare ad emigrare per trovare risposte alla domanda di salute.
Prima di alzare bandiera bianca, però, continueremo la nostra protesta, e mercoledì saremo sulla statale 106. Lo sappiamo: arrecheremo danni e fastidi a tanti calabresi, ma ora o mai più! Abbiamo bisogno di sostegno e solidarietà per difendere 80 posti di lavoro che rischiano di essere cancellati il 1 gennaio, e anche per dare speranza ai tanti giovani che per trovare lavoro sono costretti a lasciare la Calabria.
Chiediamo alla politica, ai sindacati, alle associazioni, agli uomini e alle donne di buona volontà di stare al nostro fianco. Chiediamo al Governatore della Calabria di aiutarci per il bene del nostro territorio. E al consiglio comunale di Crotone, che si riunirà martedì pomeriggio, di prendere una posizione chiara e netta. Crotone e il Crotonese non vanno abbandonati. Troppe cose sono state lasciate a marcire. Non permettiamo che marcisca anche il Marrelli Hospital”.
