“Dietro ogni precario VV.F. vi è una storia e, si sa come in tutte le storie di “lotta” per la conquista della propria dignità e libertà, come riportato e trascritto appunto in tutti i libri di storia, si celano quotidianamente tre status psicologici che gli stessi devono affrontare con grande coraggio e lealtà nonché sono: «oppressione, frustrazione e vessazione».”
Esordisce così il Coordinamento Regionale USB dei Vigili del Fuoco, in un comunicato stampa a firma del suo Responsabile calabrese, Giancarlo Silipo, a difesa dei precari VV.FF. costretti ancora ad un’incertezza lavorativa che sembra non avere ancora punti di sbocco dignitosi.
Questa difficile situazione, a detta degli scriventi, dovrebbe portare ogni singolo precario all’autolesionismo e persino alla perdita della stima sia di se stesso e sia di chi gli è vicino e di chi lo ama.
“Invece la risultante è contraria -si legge nella nota stampa – ed il tutto è paragonabile proprio ad una equazione: «quanto più male puoi fare al precario VV.F., egli non sentirà più dolore, poiché ogni singola vessazione in essi si tramuterà in forza…forza di volontà». In tutti questi anni noi dell’Unione Sindacale di Base del comparto dei Vigili del Fuoco della Calabria ne abbiamo ingoiate di cose, a partire dalle “morti” e per finire alle ferite di ogni singolo precario non coperto da assicurazione (come per il personale permanente). L’elenco delle “ingiustizie” nei loro confronti è troppo lungo, ma basta solo sapere che tutti questi “invisibili” ad occhio nudo per chi indossa la cravatta sono dei giganti, perché sono le cose piccole ed insignificanti a dare significato alle grandi cose, grandi imprese e grandi traguardi.”
“Fino ad oggi gli stessi invisibili non hanno mai perso la speranza e stanno continuando a lottare nelle piazze in ogni luogo senza sosta, perché un vero lottatore “puro” non rinuncia mai a quello che ama, egli trova l’amore in quello che fa. Lo stesso precario VV.F. stando in strada tutti i santi giorni, in tutti questi anni ha capito anche che la parola traguardo o vittoria non significa né perfezione né invulnerabilità, ma assume un significato di assoluta vulnerabilità, ed è proprio questo il vero coraggio, anche perché il precario agisce, lo stolto reagisce.”
Poi gli scriventi evidenziano che lo stimolo della Risoluzione Fiano (G.U. del 23 Giugno scorso) – Assunzione e Stabilizzazione – “ha donato loro il senso del “Carpe Diem”, perché non è tanto l’arrivo a destinazione ma è tanto cosa si prova e cosa hanno provato nella corsa e, se vale la pena rischiare tutti i precari si giocano l’ultimo frammento di cuore che hanno.”
“Ed è per questi ed ovvi motivi – conclude il comunicato – che i precari VV.F. di Crotone e di tutto l’intero perimetro calabrese hanno deciso di non arrendersi e di continuare a lottare per il loro futuro migliore e, d’ infischiarsene altamente di tutti quelli che hanno e stanno remando contro a questo sistema marcio e pieno di idee altrui fallimentari, perché la Risoluzione Fiano è una pura realtà che dovrà essere necessariamente portata a compimento.”