San Martino nacque a Sabaria, nell’attuale Ungheria, intorno al 316. Divenne vescovo di Tours, esercitando il suo ministero nella Gallia del tardo Impero Romano. Morì l’8 novembre, ma fu seppellito 3 giorni dopo, esattamente l’11 novembre, data in cui il calendario lo ricorda. Nei primi secoli dopo Cristo, la Francia risentiva ancora dell’influenza dei riti pagani celtici, e in particolare il ‘capodanno’ che si celebrava a inizio novembre. San Martino, fra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa, è considerato il protettore di soldati e viaggiatori, tanto da essere il patrono dell’Arma della Fanteria dell’Esercito Italiano. Questa festa, tra recitazioni, musiche, degustazioni, vino e sapori e poi, con la maratona del vino che si è svolta nella mattinata seguente, si è svolta, nonostante l’inclemenza del tempo che ha dirottato la stessa nel palazzetto dello Sport della città in un clima festoso e gioioso, reso ancor più vivo dalla numerosa presenza dei bambini e dei loro genitori appartenenti a tutte le scuole della città, sia le Statali che le pubbliche paritarie. Una festa, voluta dall’Amministrazione Comunale che ha avuto nell’Assessore al turismo, Antonio Castiglione e alla consigliere, Ambrogia Tangari, i promotori e instancabili organizzatori. Il tutto con l’intento, come ha dichiarato lo stesso Castiglione in apertura, di “promuovere il senso civico e l’impegno fin dalla giovane età, affinché tradizioni, storia e cultura rimangano a noi impressi nella mente”. Una festa che a causa delle avverse condizioni meteorologiche, come dicevamo in apertura, è stata spostata nel Palazzetto dello Sport. Una ricorrenza che ha assunto ormai da tempo il ruolo di appuntamento autunnale per ritrovarsi e rivivere una tradizione, conquistando soprattutto l’attesa e la partecipazione dei più piccoli e di tante famiglie. Una manifestazione rivisitata e rigenerata dalla volontà dell’Amministrazione di mettere al centro di questa tradizione, i bambini, i giovani, le famiglie, per contribuire alla loro formazione con occhio rivolto alla proprie tradizioni e cultura, in questo caso, rappresentato appunto dal suo prodotto d’eccellenza, il vino e tutto ciò che ne deriva, cultura, storia, enogastronomia. Proprio per ricucire questa interconnessione socio economica e culturale, legata alla vendemmia e al suo prodotto che l’Assessore Castiglione e la consigliera Tangari, hanno inteso preliminarmente coinvolgere il mondo della scuola, che ha aderito con impegno, presentando ognuno elaborati laboratoriali, recitazioni, performance, graditi oltremodo dal numerosissimo pubblico. Ma, ad affiancare il mondo della scuola, questa volta, anche una nutrita partecipazione e collaborazione di numerose associazioni ed Enti come le Poste Italiane che hanno dedicato una cartolina con l’annullo, la Pro Loco con la preparazione di alcuni piatti tipici, l’Avis, L’Assoraider che ha distribuito del vino, l’enogastronomia Parrilla con i suoi prodotti e la sempre presente, “Marietta” con le sue crespelle fritte al momento, l’Associazione la Speranza con alcuni lavoretti preparati dai loro ospiti. Per tutta la serata, sono stati comunque i piccoli protagonisti, esponendo le loro opere, soddisfatti con le loro maestre nel mostrarle alle loro famiglie ed alla cittadinanza tutta, recitando e sfilando al centro del palazzetto. Una manifestazione che si è avvalsa anche della collaborazione del Consorzio di Tutela dei Vini Cirò e Melissa che hanno “annaffiato” la manifestazione con i loro vini. Unica nota poco piacevole, lo svuotamento del palazzetto che ha visto il coinvolgente gruppo folklotistico, “Gli amici della pr” proporre il proprio repertorio a pochissimi presenti. Forse, nella prossima edizione sarebbe opportuno rivedere la scaletta di questa manifestazione che sicuramente, al di là di ogni criticità, potrebbe sicuramente essere istituzionalizzata.