Nella riunione della sezione del Partito Democratico di Pallagorio, avvenuta il 25 marzo 2014, alla presenza dei vertici provinciali del PD, il segretario Arturo Pantisano, il vice-segretario Giuseppe Dell’Aquila, il Presidente Franco Seminario, il resp. Enti locali della segreteria prov. Antonio Chiellino, dei dirigenti Tonia Stumpo e Pepè Corigliano, si è esaminato nel dettaglio la difficile situazione amministrativa che vive in questo momento la comunità di Pallagorio. Il PD unito, dalla base sino ai suoi vertici provinciali, assieme ai dirigenti del partito della Rifondazione Comunista ai consiglieri comunali di minoranza Caterina Spina e Dino Raffa, ha elaborato questo documento politico in cui si richiedono con forza le dimissioni del Sindaco.
“Alla luce delle recenti vicende che vedono il Sindaco di Pallagorio Umberto Lorecchio pesantemente tirato in ballo (Caso Tributi non pagati), dalle quali emerge un quadro di comportamenti e condotte fortemente compromettenti, non ci sono più le condizioni civiche, morali e democratiche affinchè continui ad esercitare la funzione di primo cittadino – scrivono il PD e Rifondazione Comunista. Infatti, le accuse a lui mosse sono forti e vanno in diverse direzioni: 1. Presunte intromissione del Sindaco nelle attività dell’ufficio tributi volte a perseguire finalità proprie: condono; mancata spedizione dei modelli per ruoli ICI, tra l’altro resi introvabili; sgravi arbitrari ed illegittimi; sospensione delle cartelle emesse a proprio carico e a carico di amici e parenti; 2. Presunto danno erariale: sospensione pagamenti a chi non ne aveva diritto; mancato recupero dell’evasione; mancato incasso per il comune dei 26.000 € di cui il Sindaco sembra essere debitore; 3. Presunta incompatibilità del Sindaco a ricoprire tale carica pubblica perchè debitore con il Comune (secondo l’articolo 63 del DLGS 18.08.2000 n.267); 4. Le accuse continuano con: il Mobbing nei confronti del dipendente Rag. Berardi Francesco e le ostilità del Sindaco nei suoi confronti; il mancato coinvolgimento dell’ufficio tributi in questioni di sua competenza (Tosap e condono); l’accensione di mutui per oltre 800.000 €; illegittimità del vice-segretario a ricoprire tale incarico.
Questa triste ed inquietante vicenda giunge al culmine di tre anni di mala amministrazione, caratterizzata da un sistema di potere basato sulla fedeltà al capo e retto da logiche clientelari, contrassegnato da poca etica pubblica e poco rispetto per le regole. Ci riferiamo ai lavori eseguiti senza le coperture finanziarie e ai debiti fuori bilancio, opere la cui utilità è scarsa o nulla (lavori di disfacimento dell’asilo e riconversione per far posto ad un nuovo centro anziani già esistente, i lavori per l’illuminazione pubblica al monte) alla gestione clientelare dei pacchi alimentari, ai mutui (per oltre 800.000 €), al ‘caso palestra’ (sfrattata perchè i gestori non allineati con il potere). Dopo il fallimento del Modello Italia di Berlusconi, del Modello Reggio di Scopelliti per la Calabria, del Modello Catanzaro di Abramo, certifichiamo anche il fallimento del Modello Pallagorio, crollato come gli altri appena citati all’insegna di scandali e cattiva gestione della cosa pubblica. Alla luce di questo scenario alquanto imbarazzante, crediamo sia venuto meno il rapporto di fiducia con i cittadini (oltre all’evidente danno di immagine per la comunità di Pallagorio), e siamo fortemente convinti della necessità di ritornare al voto e di ridare la parola ai cittadini per decidere le sorti del paese. Chiediamo dunque al Sindaco il primo vero atto di amore verso la comunità di Pallagorio: dimissioni subito. Il PD di Pallagorio e il partito della Rifondazione Comunista assieme ai consiglieri comunali di minoranza Caterina Spina e Dino Raffa, con il sostegno forte della Federazione Pd di Crotone metterà in moto tutte le iniziative per sostenere e garantire il ripristino della democrazia nel nostro comune, lavorando per una alternativa seria di amministrazione della nostra comunità”.