“Quest’anno l’estate è durata meno per tutti ed è costata molto a tutti, in un clima dove a sentire la crisi siamo in molti” – apre con queste parole la nota del Segretario dei Giovani Democratici di Cirò Marina Antonio Castiglione. “I problemi crescono di giorno in giorno l’aumento dei prezzi dei carburanti sale e aumentano anche le ricadute per gli automobilisti: rispetto all’inizio dell’anno, il prezzo si attesta a 1,99 euro al litro, senza contare che le conseguenze dei rincari hanno un impatto diretto sui prezzi dei beni di largo consumo trasportati su gomma. In poco meno di otto mesi, da gennaio ad oggi, i rincari ammontano già a 0,25 centesimi al litro sulla benzina, che ormai sfiora i 2 euro al litro o che in casi come la nostra Cirò Marina li supera pure, ma purtroppo a lamentarsi sono sempre i soliti. Una tassazione pesante, che pesa sui bilanci provati delle famiglie e che porta maggiori incassi allo Stato. I paesi affrontano gravi crisi interne che porteranno a risultati drastici per la nostra popolazione. La nostra amata Cirò Marina a breve affronterà il dissesto finanziario che costerà sacrifici non solo alla nostra classe dirigente ma nei peggiori dei casi verremmo privati di molti benefici a livello pubblico e non voglio sperare anche a livello economico. In questi ultimi giorni i quotidiani locali non parlano d’altro. Dopo tutto questo caos pensavamo fosse finalmente arrivato il momento di essere protagonisti e poter partecipare attivamente alle discussioni inerenti il nostro futuro nei luoghi istituzionalmente competenti. Invece è ancora tra le pagine di un quotidiano che scopriamo cosa ne sarà di noi.
Cos’è il dissesto finanziario?
L’articolo 244 del TUOEL (Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) stabilisce che si ha stato di dissesto finanziario se l’Ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili, ovvero esistono nei confronti dell’Ente locale crediti di terzi cui non si possa fare validamente fronte né con il mezzo ordinario del ripristino del riequilibrio di bilancio, né con lo straordinario riconoscimento del debito fuori bilancio. La dichiarazione di dissesto crea una frattura tra il passato ed il futuro, lasciando in vita il soggetto facendolo ripartire libero da debiti, ma anche privo di crediti o di patrimonio, se ceduto per le esigenze della liquidazione. Contestualmente alla deliberazione dell’ipotesi di bilancio, l’ente deve deliberare ai livelli massimi di legge le tariffe relative a tutti i tributi (imposte, tasse, oneri di urbanizzazione e canoni o diritti), e ai canoni patrimoniali, con il conseguente recupero della base imponibile in presenza di fenomeni di evasione. La manovra tariffaria adotta tutti i provvedimenti inerenti e li trasmette al Ministero degli interni al fine di accelerare i tempi per le riscossioni e per l’eliminazione dell’evasione. Non si sa ancora a chi verranno assegnate le colpe per aver provocato tale deficit ma tutto ciò provocherebbe se civiltà e coscienza civica vorrebbero, regole da rispettare anche per il futuro:coscienza del posto occupato, discrezione nell’uso degli strumenti disponibili, capacità di rendere conto delle proprie azioni. Altrimenti come al solito, la politica verrebbe vista e ridotta ad una dimensione di puro potere, nuda autorità, che si appropria di risorse pubbliche; la politica non come interesse pubblico, ma affare privato, utilizzata a proprio piacimento e proprio scopo da cialtroni politicanti e da manager delle vongole. La dichiarazione di dissesto finanziario rappresenterebbe senza dubbio un punto di svolta, ma a pagarne il prezzo sarebbe ancora una volta la cittadinanza. Non mi pare di chiedere molto, né mi sembra una idea bizzarra ma senza il rispetto di tali precetti si creerà ovviamente una situazione tremenda per giovani, per i pensionati e per i lavoratori. Che futuro potranno avere i giovani se a portarsi come bagaglio di esperienze ci sono solo cumuli di malefatte. Il mio invito – conclude Castiglione – è rivolto a tutta la popolazione ad essere partecipe ancor di più alla cosa pubblica coinvolgendo i propri giovani che devono essere speranza di un nuovo futuro, che possa cambiare le sorti del paese e di non far sì che siano ancora una volta gli altri a decidere per noi. Comunque vadano le cose, per l’amministrazione e per la cittadinanza si prospettano tempi tutt’altro che sereni,con l’auspicio di rimettere in moto il nostro Paese”.
MA la controparte in questo articolo è stata sentita per appurare altre fonti che sostengano questo puro comunicato stampa dei GD?