L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha commentato i risultati raggiunti dal progetto “Calabria Jones”, che tra lo scorso 1 luglio e il 15 ottobre ha visto migliaia di studenti calabresi “invadere” i siti archeologici e i beni culturali della regione. “Il progetto di educazione all’archeologia “Calabria Jones” – ha detto Caligiuri – si e’ appena concluso. E’ stata un’operazione culturale che ha portato migliaia di studenti a toccare con mano la grande storia della Calabria, oltre ad avere una evidente ricaduta economica sul territorio. I test somministrati agli studenti – spiega l’Assessore – confermano un approfondimento delle conoscenze archeologiche e culturali, con la possibilità di conoscere per la prima volta beni culturali e luoghi. L’immagine negativa della nostra regione influenza anche le giovani generazioni. Con “Calabria Jones” speriamo di invertire la tendenza, facendo comprendere la nostra storia e la nostra identità”
Scuole e studenti
4848 studenti calabresi e 107 scuole medie coinvolti. Di queste ultime 35 (il 33% dei 107 istituti) nella provincia di Cosenza, con 1.643 studenti (il 34%); 23 scuole (il 21%) nella provincia di Catanzaro, con 951 studenti (19%); 10 scuole (il 9%) nella provincia di Crotone, con 467 studenti (10%); 31 scuole (il 29%) nella provincia di Reggio Calabria, con 1.389 studenti (29%); e infine 8 scuole (l’8%) nella provincia di Vibo Valentia, con 398 studenti (l’8%). Le persone coinvolte fra studenti (4848), docenti (214) ed esperti archeologici (75) sono state complessivamente 5.137.
Strutture alberghiere
Il numero dei pernottamenti nelle strutture alberghiere e’ stato significativo: 20.676 di cui 3.808 (il 18% del totale dei pernottamenti) nella strutture ricettive della provincia di Cosenza; 6.560 (32%) in quelle di Catanzaro; 5.704 (28%) in quelle di Crotone; 2.904 (28%) in quelle di Reggio Calabria e infine 1.700 (8%) in quelle di Vibo Valentia. Le strutture ricettive che hanno ospitato i protagonisti di “Calabria Jones” sono state 49. Di queste 12 (il 25%) nella provincia di Cosenza, 12 (25%) in quella di Catanzaro, 9 (18%) Crotone, 12 (24%) Reggio Calabria e 4 (8%) Vibo Valentia. Venti delle 107 scuole coinvolte sono state ospitate nelle strutture ricettive della provincia di Cosenza, 33 in quella di Catanzaro, 29 Crotone, 16 Reggio Calabria e 9 Vibo Valentia. E altre rilevanti ricadute si sono verificate per trasporti, agenzie di viaggio, ristorazione e sopratutto per le esperienze lavorative che hanno riguardato oltre cento tra laureati in beni culturali ed archeologia.
Itinerari
Degli itinerari proposti alle scuole, quello più visitato è stato “Kroton” (Crotone) scelto da 34 istituti (il 32%); 17 scuole (16%) hanno preferito “Skylletion-Scolacium” (Borgia); 13 scuole (12%) “Tiriolo”; 13 scuole (12%) “Sibarys” (Cassano allo Ionio-Corigliano Calabro); 12 scuole (11%) “Lokroi Epizephirioi (Locri-Portigliola); 10 scuole (9%) “Hipponion” (Vibo Valentia); 4 scuole (4%) “Laos” (Santa Maria del Cedro); 3 scuole (3%) “Kaulonia” (Caulonia); infine 1 scuola (1%) “Krimisa” (Cirò Marina-Strongoli).
Si pensa al prossimo anno
“Un progetto pilota – afferma Caligiuri – soprattutto se di tali dimensioni, porta sempre con sé dei nei che cercheremo di eliminare col prossimo bando in fase di preparazione. Abbiamo riscontrato lo stato d’abbandono di alcuni siti archeologici, la mancanza, in alcuni casi, di laboratori per la didattica e il poco tempo per svolgerla; lo scarso numero di tutor; la carente segnaletica stradale e l’eccessiva distanza tra un sito archeologico e l’altro. Inconvenienti che non diminuiscono la qualità di un progetto che tende a fare conoscere alle giovani generazioni l’identità calabrese, che e’ espressione di una grande storia”. Caligiuri ha infine informato che il 21 dicembre 2012 al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme i 4.848 studenti protagonisti di “Calabria Jones” riceveranno, alla Presenza del Presidente Scopelliti, un diploma nel corso di una iniziativa con Umberto Broccoli, Sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma e autore della trasmissione radiofonica “Conparolemie”.