
“Un incontro positivo nel corso del quale il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, ha raccolto le istanze di tutti i presidenti delle province ed ha assunto l’impegno di fare proprie, e di trasferire al Governo le legittime doglianze provenienti dai territori”. E’ quanto dichiara il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, a conclusione della riunione tenutasi, nel pomeriggio di oggi a Roma, presso il Senato. “Il segretario Alfano – riferisce Stano Zurlo – ha detto che si tratta di un provvedimento caratterizzato da una forte confusionarietà e lacunosità”. “C’è la necessità di rivedere l’architettura delle autonomie locali – dichiara il presidente della Provincia di Crotone – ma seguendo un percorso ben preciso ed articolato, un percorso che sia caratterizzato da un iter parlamentare e non già da decreti legge spot. Il segretario nazionale del Pdl – conclude Stano Zurlo – comunicherà domani al Governo la posizione ufficiale del partito che va nella direzione di attuare una vera e soprattutto ponderata riforma delle autonomie locali”.
“Il riordino delle Province non può prescindere da una chiara ed organica riforma costituzionale. La scelta del decreto intrapresa dal Governo Monti è un evidente pugno in faccia alla sovranità popolare e alle autonomie locali. Bene ha fatto Alfano a porre la questione politica sull’intera vicenda”. A dichiararlo la senatrice Dorina Bianchi. “La Commissione AffariCostituzionali del Senato – ha rimarcato la parlamentare crotonese del Pdl – sarà un banco di prova fondamentale, da un lato, per motivare dissenso convinto verso un decreto iniquo e, dall’altro, per rimarcare la necessità di un processo politico, ancorché prima che costituzionale, di riassetto delle istituzioni territoriali dello Stato”. ‘Il segretario Alfano ha perfettamente ragione. E’ incomprensibile come, in un contesto funestato dai tagli alle spese e dalla disaffezione alle urne, si decidano di buttare 100 milioni di euro in una ridondante maratona elettorale che si protrarrà tra febbraio, aprile e maggio. Sarebbe opportuno – conclude Dorina Bianchi – destinare questi ingenti risorse finanziarie a progetti in grado di creare benefici immediati e concreti alla popolazione, come i servizi erogati dalle Province, loro sì vittime designate di una visione meramente ragionieristica dei tagli alla spesa pubblica”.