“A circa dieci giorni dall’esito delle primarie, corre l’obbligo di un’analisi politica e personale sullo svolgimento e il funzionamento delle stesse, ma ancora di più sugli attori politici che tra il primo e il secondo turno ne hanno preso parte – afferma in una nota il presidente dei GD di Cirò Marina, Andrea Doria. Per poter iniziare una corretta analisi politologica delle primarie, bisogna comprendere a pieno la realtà politica del cirotano, e lo tsunami politico che ha sconvolto in questi giorni l’equilibrio dei partiti, primarie che hanno visto vincitore al primo turno Matteo Renzi, e al secondo turno, sia a livello cittadino che a livello nazionale, il nostro amato segretario Pierluigi Bersani. Le riflessioni svolte in questi giorni sia come politologo che come giovane dirigente di partito, mi impongono per etica politica e personale, delle considerazioni. Considerazioni critiche, non distruttive ma costruttive, a salvaguardia del PD, dei GD e di tutti coloro i quali, attraverso le primarie hanno deciso di prendere parte a questa festa democratica. Considerando che il PD di Cirò Marina usciva sconfitto dalle scorse comunali con una lista denominata “Sviluppo nella legalità “, avendo come proprio candidato sindaco una persona stimabilissima e uomo di partito, dr. Nicodemo Parrilla, il quale concorreva con altre tre liste, e avendo visto vittoriosa una delle liste avverse “Unione Popolare per Cirò Marina”; i quali componenti dello stesso movimento vincente hanno preso parte alle primarie del centro-sinistra. Vedete cari cittadini e cari elettori, è in questi casi che non si capisce dove arriva la politica e dove finisce il personalismo, perché vorremmo capire uomini di politica come il senatore della repubblica italiana Nicodemo Filippelli, e uomini presenti in consiglio comunale che seggono dalla parte della maggioranza come Francesco Barone, che sono sempre pronti a bocciare ogni iniziativa positiva e propositiva dello stesso partito democratico.
Gli stessi attori politici che il 25 novembre erano completamente fermi ad osservare lo svolgimento delle primarie e che nel secondo turno (2 dicembre), hanno mobilitato parte della popolazione per le stesse primarie. Da presidente dei Giovani Democratici vedo la necessità di porre le seguenti interrogazioni ai signori politici:
- Caro amico, Francesco Barone, lei ha intenzione di entrare nel partito democratico o, visto che oramai si è appreso che la politica non ha limite, ha intenzione di partecipare alche alle primarie del PDL? Sempre che ci siano!
- Caro senatore, e amico Filippelli, lei che non è solo un uomo di politica, ma è anche uomo di cultura, ci vuole spiegare cortesemente cosa ci azzecca un’associazione politica culturale con il partito democratico, visto che lei è stato uno dei fautori della vittoria della lista “Unione Popolare per Cirò Marina”, e quindi della sconfitta che ne consegue nei confronti della lista “Sviluppo nella legalità” vicina al centro-sinistra?
Non volendomi dilungare troppo nelle considerazioni – conclude Doria – chiedo immediata risposta, augurandomi che il mio partito prenda atto che non è più possibile fare politica con la demagogia, ma c’è bisogno di una presa di responsabilità seria da parte dei quadri dirigenziali e credo che l’unico modo plausibile per farlo, sia bloccare l’ingresso all’interno del partito a coloro i quali ricoprono incarichi istituzionali e di governance avuti in altri partiti o movimenti”.
Certamente non all’associazione presieduta da te.
Caro Andrea ma a quale associazione politico-culturale ti riferisci?