
Franco Laratta, deputato del PD e giornalista, che ha pubblicato “Miseria e nobiltà”, “Pensieri in libertà”, “Quando in Sila cade la neve”, “la Villa dei 7 piani”, “Non sparate sul cronista”, “Biografia di p. Antonio Pignanelli” e “Viaggio nel pianeta sanità calabrese” , venerdì 14 dicembre alle 17:30 al Lilius Cafè di Cirò Marina, presenterà “Cronache di fine impero…il Palazzo che brucia visto dall’interno, con gli occhi di un protagonista…”. “Cronache di fine impero”, che, grazie all’inesauribile e adrenalinico Franco Laratta sta girando in lungo e in largo la Calabria e anche oltre, approda al Lilius Cafè, che, tra i pochi “ritrovi” culturali della provincia di Crotone, ha già ospitato dissertazioni, disquisizioni e lezioni su diversi poeti e scrittori calabresi come Angelina Brasacchio, Cetta de Luca, Enzo Barca e il più blasonato Mario La Cava. A introdurre l’opera e l’Autore è stato incaricato il giovane Giuseppe Dell’Aquila, che, da vice segretario nazionale dei Giovani Democratici, è amico del parlamentare cosentino. Sono previsti interventi qualificati delle Istituzioni cirotane e viciniori. Nel nuovo libro Laratta, con piglio sarcastico e penetrante, novella le vicende politiche e sociali degli ultimi anni, “tra scandali e corruzione, mentre va in scena il teatrino della peggiore politica italiana. Alcuni argomenti trattati sono gli ultimi anni del berlusconismo, la crisi del sistema, il fallimento della politica, la drammatica recessione, la fine di un’epoca”.
Giuseppe Dell’Aquila dice che il leitmotif della “storia” raccontata dal parlamentare democratico è nello sfogo autocritico (nei confronti del ruolo!) di una pagina del libro “Ogni giorno una tegola … La seconda Repubblica, nata dalle ceneri della prima, muore come quest’ultima. Da uno scandalo all’altro … Corrotta la politica, corrotti i partiti, corrotti i magistrati, le Istituzioni. E niente e nessuno sembra salvarsi … E nemmeno la Chiesa… L’Italia è una Repubblica fondata sulla corruzione. O meglio: affonda nella corruzione! … In Italia chi si salva? Il barista che non rilascia lo scontrino. L’impresa che fa i lavori a nero con personale impiegato a nero. Il primario che … passi dal mio studio privato. Il gioielliere che dichiara quanto il bidello. L’impiegato che fa il secondo lavoro … a nero. il prete pedofilo. L’assessore che assume il figlio e finanzia gli amici. Gli imprenditori e la 488 per comprare la … Maserati. Gli insegnanti con la 104… falsa. I falsi invalidi. Gli autentici imbroglioni. I politici e le loro case a Roma. I furbetti del quartierino. La cricca e il terremoto de l’Aquila. La P4 e gli affari illeciti. Il Vaticano s.p.a. la zona grigia. La massoneria e i Servizi deviati. I grandi burocrati. Il Paese dell’illegalità diffusa. Entrando a Chiasso trovi scritto : “Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Lasciate ogni speranza voi ch’intrate”! … Le domande che ci affliggono sono: perché tanta corruzione? Perché nessuno è riuscito a fermarla? Perché non si salva niente? E ci sovvien ancora il Somma Poeta: “Caron non ti crucciare: vuolsi così colà dove si puote e più non dimandare”. E allora, dio salvi il nostro Paese. E le tante persone perbene che ci sono. I tanti cittadini onesti che vogliono rimanere tali. I tantissimi lavoratori che portano a casa un pezzo di pane dopo ore e ore di lavoro. I tanti giovani che hanno diritto al loro futuro. Salvi il Paese e gli ridia la dignità perduta … “.