I capigruppo di Manifesto per Crotone, SEL e PDL richiedono di convocare urgentemente un Consiglio Comunale. Nella loro richiesta si legge: “in data 21 dicembre 2012 è stato diffuso un comunicato stampa da parte di due associazioni crotonesi, “Legambiente” e “Fabbrikando l’Avvenire”, a seguito di una visita effettuata presso i siti di Eni – Sindial di Crotone; tale visita, da annoverare tra gli eventi storici per il mondo associativo della nostra città, si è dimostrata essere un’occasione interessante per avere maggiori ragguagli in merito alle operazioni di bonifica; nel corso dell’incontro si è potuto discutere del cosiddetto “bonus idrocarburi”, riconosciuto dall’ENI ai cittadini crotonesi per l’estrazione del metano; in tutto il Paese è già stata erogata la seconda annualità del suddetto contributo, mentre solo a Crotone non sono ancora pervenute le somme da destinare a benefici economici per le popolazioni residenti; in quella sede l’Eni ha affermato di aver già da tempo versato quanto spetta al territorio crotonese; nel corso della discussione si è parlato anche dell’opportunità da parte del comune di Crotone di acquisire al proprio patrimonio la struttura di Santa Croce, attualmente di proprietà dell’Eni, nell’ambito del rinnovo della convezione con la Ionica Gas scaduta già nel 2011 e che a tutt’oggi il Comune non avrebbe firmato. I consiglieri, poi, sottolineano che “ad oggi non sembra essere stato ottemperato quanto stabilito, sempre che risulti essere vero quanto affermato da Eni e riferito da “Legambiente” e da “Fabbrikando l’Avvenire”; le convenzioni tra Comune ed Enti devono essere licenziate necessariamente dal Consiglio Comunale; la Legge di Stabilità impedirà ad ENI di cedere con la convenzione un bene a basso titolo oneroso. I capigruppo di Manifesto per Crotone, SEL e PDL richiedono di convocare urgentemente un Consiglio Comunale per fare chiarezza sulla vicenda del rinnovo della suddetta convenzione entro e non oltre il 31 dicembre 2012. Si segnala – concludono – che l’eventuale slittamento della firma della convenzione oltre tale data non consentirebbe a questa Amministrazione l’acquisizione di un bene immobile a basso titolo oneroso, aprendo così le porte all’eventuale speculazione di soggetti privati che, ad ogni modo, non sta a noi scriventi giudicare”.