“Giovedì 30 maggio, nell’aula consiliare del comune di Crotone alle 9.30, si terrà un’assemblea generale, organizzata da CGIL-CISL-UIL sui temi dell’ambiente, della legalità, dello sviluppo e del lavoro. La questione ambientale – affermano Falbo, De Tursi e Tomaino dei sindacati CGIL-CISL-UIL Crotone – per la città di Crotone rappresenta non solo un problema di risanamento ecologico, di bonifica della zona industriale, di politica dei rifiuti, di tutela e controllo dall’inquinamento, ma attiene, anche e soprattutto, alle scelte di fondo che riguardano il modello di sviluppo economico, culturale e sociale, della nostra comunità, del nostro territorio. Noi riteniamo sia giunto il momento di fare delle scelte chiare e coerenti per il futuro della città, delle scelte che ci diano la prospettiva di uno sviluppo moderno e civile, partendo dalle nostre risorse e dalle nostre vocazioni. Un ambiente salubre, in un paesaggio culturale e naturale di straordinaria bellezza e ricchezza, sono il capitale necessario per avviare la svolta. Questo non significa annullare o disperdere i valori della nostra storia, una storia prima agricola e poi industriale, ricca di grandi meriti ma anche di grandi errori, e di cui è nostro dovere conservarne i meriti, ma abbandonarne senza indugi gli errori. Il Sindacato Confederale si adopererà affinché qualsiasi progetto si intenda realizzare, dovrà salvaguardare tutte le garanzie ambientali, logistiche, infrastrutturali e della sicurezza. Perché siamo ancora fortemente convinti che le potenzialità del nostro territorio siano enormi e che attorno a queste possa crescere e svilupparsi il benessere delle nostre comunità. Nel recente passato, troppo frequentemente si è data l’impressione che per lo sviluppo del Sud era sufficiente un lavoro, un lavoro qualsiasi, prescindendo dai contenuti tecnologici e dalla regolazione giuridica e sindacale. I fatti si sono incaricati di smentire la fallacità di tali assunti; perché alla Calabria ed a Crotone non serve un lavoro qualunque, ma un lavoro che sia in grado di incorporare capacità, competenza e conoscenza. In questo senso parliamo di un nuovo patto sociale che valorizzi la nostra realtà territoriale.
Affinché, invece, questo tipo di sviluppo non sia utopistico dobbiamo preservarlo da incoerenze e contraddizioni, preparargli il terreno e non boicottarlo con l’indifferenza. E’ chiaro che lo sviluppo che noi intendiamo sostenere è incompatibile con ogni progetto che abbia un forte impatto ambientale, che inquini e deturpi, anche solo potenzialmente, il nostro paesaggio e che minacci la salute pubblica. Insomma tutelando il nostro capitale ambientale ed affrontando i punti di crisi possiamo fondare su solide basi il nostro futuro. Le risorse ambientali, archeologiche, i beni ambientali presenti sul nostro territorio sono imponenti. Un intreccio fantastico tra natura e cultura, queste le caratteristiche del luogo che devono essere valorizzate. Perseguire una politica di pace e di accoglienza, di cura e manutenzione dei tesori culturali ed ambientali di cui siamo custodi, patrimonio del mondo e della sua civiltà, darebbe immediati benefici all’industria turistica ed a tutte le attività commerciali allargando l’area dei potenziali acquirenti presenti sul territorio. Il recupero del centro storico, il risanamento ambientale e la valorizzazione archeologica in un area di crisi industriale, la riconversione economica con il cambio di modello, di paradigma di sviluppo.
Ma fino a quando non affrontiamo il problema della criminalità organizzata in modo straordinario, con mezzi straordinari, con funzioni ed attribuzione di ruoli straordinari, che non vuol dire vincere subito, ma rendere visibile e palpabile la straordinarietà di questa battaglia, lo sviluppo, che si deve comunque avviare, rimarrà, come è rimasto da oltre un secolo, una variabile assolutamente indipendente dal destino e dalla qualità della vita delle nostre popolazioni.
Le problematiche della legalità, dello sviluppo e del lavoro, delle condizioni del disagio economico e sociale che il ritardo nei pagamenti della cass’integrazione in deroga stanno determinando nelle famiglie del nostro territorio, rappresenteranno i contenuti della manifestazione del 30 maggio e tracceranno il percorso che intendiamo realizzare già nelle prossime settimane. All’iniziativa parteciperanno i Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL di Crotone e della Calabria.
Le conclusioni saranno affidate a Guglielmo Loy, Segretario Nazionale Confederale”.