“Come già denunciato nei giorni scorsi, il momento di grave crisi vissuto dal comparto del trasporto locale in Calabria pone all’attenzione dei rappresentanti politici oltreché istituzionali una serie di questioni di grande rilevanza sociale e di disagio per la prolungata interruzione del servizio – afferma in una nota il PD di Crotone. Da questa vicenda, se non affrontata con celerità e con la dovuta attenzione –ribadiamo- c’è il rischio serio di veder perdere ben 1.300 posti di lavoro, in una Regione che oltre a tutti i record negativi già conosciuti storicamente si colloca ai primi posti delle classifiche per numero di disoccupati. Milletrecento autisti fermi significano almeno il quadruplo di cittadini calabresi che si ritroverebbero dall’oggi al domani con una grave ipoteca sul proprio futuro. È evidente a tutti che la scorsa settimana le difficoltà sono andate ben al di là del previsto, migliaia di studenti in tutta la Calabria non hanno potuto recarsi a scuola nel momento più significativo dell’anno scolastico. Classi deserte e docenti a braccia conserte per la mancanza di alunni. A questi si aggiungano i tantissimi pendolari che già gravati dalla crisi utilizzano i mezzi pubblici per tentare quantomeno di risparmiare sulle spese dell’auto privata.
Il Partito Democratico non crede alle soluzioni previste che determineranno tagli lineari indiscriminati, ma al contrario è convinto che oggi si debba aprire un tavolo di confronto serio e risolutivo tra tutti gli attori sociali e istituzionali che in questa vicenda possono dare un contributo. Partendo proprio da tali riflessioni, e constatando che tutte le criticità descritte sono peggiorate nel giro di pochi giorni (tanto da suggerire al Prefetto di Crotone di precettare gli autisti per la prossima settimana), il PD è convinto che la vicenda merita un’attenzione più alta, e per tale ragione ha inteso investire del problema non solo i suoi rappresentanti locali e regionali ma anche nazionali, con la consapevolezza che è necessità impellente porre le basi per individuare un percorso più propositivo e una soluzione il più rapida possibile. In questo particolare e difficilissimo momento riteniamo che non ci sia altra soluzione che creare una filiera istituzionale che possa dare risposte celeri e certe al problema. Oggi davanti a tale stato di cose è necessario trovare condivisione e avviare la massima concertazione non solo tra tutti gli attori istituzionali ma anche tra le forze politiche, intraprendendo sin da subito un confronto aperto a tutti senza distinzione di colore alcuno. Ai cittadini calabresi oggi abbiamo tutti il dovere di dare concreta dimostrazione di essere governati da una classe politica che è in grado di salvaguardare il loro diritto alla mobilità e il loro sacrosanto diritto a mantenere il proprio posto di lavoro”.