di Nelly Brisinda. Continua, senza esclusione di colpi, il tormentone innescatosi ormai tra il Partito Democratico e l’Amministrazione Comunale. Un dibattito basato su accuse reciproche che stimola soltanto il rancore degli esponenti del Pd e la sicumera della compagine governativa che sempre di più si erge a panacea di tutti i mali. L’impressione diffusa è che tutto questo ciarlare poco interessi i cittadini, oberati da ben altre problematiche. A chi giova intraprendere una lotta basata su accuse reciproche riguardanti fatti e misfatti? Il tutto ha un sapore prettamente propagandistico, in visione forse di prossime competizioni elettorali, senza considerare che gli elettori stanno prendendo gusto a rimanere a casa piuttosto che dare il loro voto firmando una cambiale in bianco. Il Pd, unico partito territorialmente strutturato, continua a prestare il fianco ad alternative politicamente inesistenti, quando il paese necessita di interventi concreti e di “politiche” di sviluppo, nonché di una seria e capillare lotta all’evasione fiscale. Rinfacciarsi a vicenda meriti demeriti non paga, ma visto, e ancor di più, letto sulla stampa che sono stati tutti bravi, perché non ipotizzare un governo dalle larghe intese, un governo di scopo, un governo di servizio o chiamatelo come vi pare, per dare vigore e prestigio a questa città cui, stando a quanto si legge, opposizione e maggioranza tengono tanto? Non è l’unione che fa la forza?