“Le difficoltà che staattraversando l’aeroporto “Tito Minniti” di Reggio Calabria rispecchiano un copione visto e rivisto più volte. Non dimentichiamoci, infatti, cheanche con l’aeroporto di Lamezia abbiamo assistito allo stesso spettacolo: ilcalo dei transiti, la diminuzione delle tratte, i conti in rosso – scrive Sebastiano Barbanti del Movimento 5 Stelle. Nessuno dei punti elencati rappresenta un’anomalia dell’aeroporto dello Stretto ma, piuttosto, la riprova dell’inadeguatezza del sistema interno dei trasporti calabresi. Ci auspichiamo, ovviamente, che l’incontro in programma tra il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, e il capo della segreteria tecnica del Ministro dei Trasporti, Lupi, possa andare a buon fine (vista anche la contiguità politica) e che, sbloccato l’iter procedurale che limita lo scalo, l’aeroporto possa concretamente guardare al futuro con più fiducia. Quello che appare dall’esterno è che, ad oggi, sul “Tito Minniti” si spendono molte parole – spesso inutili – e pochi fatti: al momento, invece, quello di cui i calabresi hanno bisogno non sono battute e neppure polemiche.
Manca un lavoro serio che veda un comune procedere di tutte le istituzioni locali, avente per obiettivo l’interesse del territorio. Assistiamo, invece, a un gioco delle parti con polemiche spesso strumentali il cui risultato è quello di far perdere di vista la sostanza, ovvero che i piccoli aeroporti sono in difficoltà e con loro anche le altre modalità di trasporto : ciò perché manca la capacità progettuale di fare rete tra loro. La situazione attuale rischia di isolare sempre di più la Regione Calabria non solo dall’esterno – tragica consuetudine – ma anche tra le zone all’interno del suo stesso territorio. Occorre, quindi, che le istituzioni coinvolte inizino a seguire la politica del“fare sistema”, con mutua collaborazione, in una logica regionale e nazionale fatta di gioco di squadra, fondamentale per garantire la sopravvivenza non solo dei singoli aeroporti ma di tutto l’intero servizio di trasporti calabrese”.