L’idea di avanzare il progetto “Distacchi…Amiamoci” attivato dalla dirigente del Polo d’Infanzia Baby Kinder Park, Lucia Sacco, gestito dalla cooperativa sociale “I Tre Melograni”, era nata per accompagnare e sostenere i genitori, che spesso si sentono soli e abbandonati nell’affrontare quello che è il mestiere di vita più difficile: essere genitore. Pochi o nessuno è consapevole delle difficoltà di questo “mestiere” fino a quando non ci si trova a scontrarsi con quello che è il primo e vero distacco, il primo capriccio, il primo conflitto. Le psicologhe, Anna Russo e Raffaella Mercurio, autrici del progetto, collaborate dalla stessa dirigente, sensibile a questi temi, hanno quindi pensato di supportare la parte genitoriale in questo particolare momento di separazione, per far sì che potessero sentirsi compresi, capiti, accompagnati. I processi di separazione e di individuazione, sono riscontrabili in ogni fascia di età, in particolare, agevolarli sin da piccoli permette al bambino di avere un buon percorso evolutivo.
Durante gli incontri è emerso dal gruppo, come spesso, che a far da padrone in questo momento critico siano soprattutto le emozioni negative (sensi di colpa, paura, ansia, frustrazione). “Si è provato, ci hanno dichiarato la Russo e la Mercurio, attraverso dei giochi relazionali, a fare emergere delle emozioni, riconoscerle e condividerle all’interno del gruppo. Spunti di riflessione sono stati il tornare indietro alla propria infanzia e allo stile genitoriale avuto, per indagare e ripercorrere la propria vita, non solo come genitore ma come “io bambino/a”. Interessante la tecnica del Role playing laddove si è potuto fare sperimentare emozioni e stati d’animo, farli vivere-rivivere, mettendosi nei panni delle insegnanti, del genitore e bambino stesso durante la fase del distacco e del ricongiungimento. Il gruppo dei genitori, attraverso un clima sereno e partecipativo, senza giudizi e pregiudizi, hanno permesso di facilitare quelle che erano le finalità delle stesse esperte: consapevolezza del ruolo genitoriale, condivisione dei propri vissuti e promozione delle capacità di fidarsi e affidarsi. Un progetto in sintesi che partito il 25 settembre scorso, si è concluso con la consegna degli attestati ai genitori che hanno chiesto a gran voce di riproporre il progetto, magari implementando la valenza progettuale stessa.