“C’è veramente da restare interdetti di fronte all’ondivago comportamento più volte mostrato e messo in atto dall’attuale Amministrazione Comunale di Catanzaro rispetto alla sua azione nei più svariati problemi dei cittadini e del territorio, tanto da chiederci spesso se ci si trovi di fronte ad amministratori pubblici od in un teatro ad assistere ad una trasmissione televisiva di bassa lega – scrive in una nota Umberto Maggi, dirigente del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore. E se vogliamo trovare degli esempi non c’è che l’imbarazzo della scelta – dal dietrofront (con tanto di nuovo e ben remunerato (re)incarico allo stesso professionista) su Piazza Michele Bianchi (oggi Piazza Matteotti), per un restailing necessario e che anche il “loro” critico d’arte (Sgarbi) aveva da subito auspicato, alle ormai tantissive “inversioni” di senso di marcia su Corso Mazzini (con tanto di chiusura e riapertura al traffico) od al fulmineo “avant-andrè” sul doppio senso al pontino di via Lenza (e qui il sospetto di interventi influenti è veramente immanente). E passando invece all’attualità arriviamo al problema dei problemi di oggi: la copertura di parte di corso Mazzini. Far rivivere il Centro della Città è diventato davvero “il problema”, nato anni fa allorchè i soli preoccuparsi di ciò furono i commercianti che, tramite la loro associazione Cicas, si resero promotori di un progetto veramente innovativo ed altresì ambizioso come il “Centro Commerciale Naturale” che doveva sorgere su Corso Mazzini e che non fù mai supportato dalle Amministrazioni succedutesi in quel periodo, intanto chiudevano le attività commerciali, anche quelle storiche come Upim o Spadafora o Caterine Mode e D’Elia mentre la Galleria Mancuso è ridotta nelle condizioni che tutti conosciamo, e la colpa non è solo della crisi attuale o dei fitti davvero esosi che i proprietari degli immobili – che lentamente stanno degradandosi, vedi anche la storica e gloriosa sede del Circolo Unione – continuano a pretendere a che ormai sono alla portata solo dei commercianti cinesi, e ahimè temiamo che a breve invaderanno anche questa parte della Città, ma anche delle mancate politiche di sostegno, come accade ad esempio a Cosenza laddove i negozi del Centro che lasciano accese le vetrine fino a tarda ora vengono ripagate con sconti importanti sulle tasse e sui tributi comunali.
Ed invece i nostri cosa si inventano? La copertura di parte del Corso, assolutamente ininfluente rispetto al problema di far rivivere e di far godere il Centro ai Catanzaresi, così come ha dottamente e professionalmente illustrato anche l’arch. Corapi in un suo intervento di questi giorni, ma capace di “muovere” una bella massa di denaro pubblico che, per come illustrato in questa nota, avrebbe migliore e più proficuo utilizzo laddove impiegato con professionalità, competenza e buonsenso ma, soprattutto, senza intenti clientelari. Intanto qui si parla di riportare gli studenti universitari al Centro e si lascia morire la Casa dello Studente (e su ciò corre l’obbligo di lodare l’azione dei ragazzi di Alpocat, unici a sostenere le ragioni degli studenti in questa vertenza, che ci troveranno sempre al loro fianco nelle rivendicazioni che andranno a mettere in campo su questo); si ubica l’Istituto di Belle Arti alla Stella e non si dà a Lavoratori e Studenti la possibilità di parcheggiare nei pressi mentre la Funicolare “funziona” a periodi alterni ed a prezzi veramente concorrenziali (cioè la benzina risulta spesso più economica del mezzo pubblico) oppure è diventata veramente leggenda l’utilizzo dell’ex Ospedale Militare per sede di qualche facoltà Universitaria (ormai il degrado regna anche in quell’area), mentre qualche bella mente propone di riportare in centro gli uffici dell’UMG, così aggravando esponenzialmente i problemi degli studenti che dovrebbero sacrificare intere mattinate di studio anche solo per chiedere o ritirare un certificato. Certo qualcosa di buono questa Amministrazione ha anche fatto ma, al momento, le azioni che ci sovvengono sono tutte negative e, peggio, ondivaghe, per cui Fiamma Tricolore, nell’esclusivo interesse dei Cittadini Catanzaresi e della Città, che oggi muore irrimediabilmente, chiede un sostanziale e netto cambio di marcia e di indirizzo. Caso contrario sarebbe meglio che ad esprimersi sul suo operato fosse l’intera Città, che certamente non è quella che ha affidato il compito di guidarla a questa compagine solo qualche mese fa”.