Il prof. Filippo Burgarella, ordinario di Storia bizantina nell’ Università della Calabria e allievo del prof. André Guillou, ha scritto questo breve ricordo del suo Maestro, scomparso nei giorni scorsi: “Il 20 ottobre 2013 si è spento nella sua casa di Etampes, vicino a Parigi, alla vigilia del novantesimo compleanno, André Guillou, uno dei maggiori bizantinisti dei nostri tempi. A lui si deve una messe di studi relativi all’Italia e alla Calabria in epoca bizantina. I suoi studi sono da tempo considerati classici della materia. Insieme con P. H.-J. Laurent, ha curato l’edizione e il commento de “Liber Visitationis” di Atanasio Calcheopulo, testo fondamentale per la storia della Calabria, del monachesimo e della cultura italogreca nel Quattrocento.
Vanno ricordate inoltre le edizioni dei superstiti documenti archivistici calabrogreci, pubblicate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (Corpus des actes grecs d’Italie du Sud et de Sicile). Sono documenti che fanno luce su vari aspetti prima ignorati della storia della Calabria bizantina. Dal “Brebion”, inventario dei beni della chiesa metropolitica di Reggio Calabria, emerge l’importanza della gelsicoltura e della sericoltura della regione fin dal X secolo. Altri documenti riguardano la fondazione di Sant’Agata-Oppido e la sua elevazione al rango di sede episcopale. L’ultimo fascicolo, edito nel 2009, riguarda documenti preziosi per l’area della provincia di Cosenza fra l’epoca bizantina e la medioevale, cioè il fondo dell’archivio Aldobrandini e Miraglia, relativo all’abbazia di Santa Maria della Matina, sita presso San Marco Argentano. Va infine ricordato il volume “Castrovillari nei documenti greci medievali”, al quale ho collaborato (Castrovillari 2000). Il prof. André Guillou è stato più volte nella nostra Università per tenervi seminari e conferenze: la sua prima visita risale al dicembre 1974”.