Per una sera, la gioventù della città e non solo, ha volutamente dimenticato il pesante momento di crisi sociale ed economico e con tante piccole e meno piccole, ma partecipate ed allegre manifestazioni, ha vissuto in diversi locali della città, in centri sportivi, nella stessa piscina comunale il 31 ottobre con la festa di Halloween. Una festa anglosassone, oramai diffusa in tutta Europa dai significati diversi. Come da molti anni oramai, parte integrante del programma socio educativo, di questa manifestazione, si è svolto nell’ampio salone del Polo d’Infanzia Baby Kinder Park della città, con canti rigorosamente in lingua inglese, balli e maschere, una coloratissima festa, alla presenza di genitori, parenti e amici che si sono lasciati “trascinare” dall’allegria delle educatrici che sapientemente hanno lavorato per la preparazione dell’appuntamento, elaborando piccoli gadget tipici, riciclando oggetti, ma soprattutto innestando al festoso appuntamento tanta voglia di allegria, di socialità, di festosa partecipazione.
Ne è venuta fuori una giornata allegra dove però non sono stati trascurati i riferimenti tipici locali, collegando la festa alla tradizione dei “morticeddi”, preparando, grazie al coinvolgimento della componente genitoriale, un lauto banchetto di dolci e salato. Un modo per scacciare lo spettro della fame, delle cattiverie, delle negatività. Halloween è una festività di origine celtica che ha assunto le forme con cui oggi la conosciamo negli Stati Uniti e che si celebra la notte del 31 ottobre. L’usanza si è poi diffusa anche in altri paesi del mondo e le sue caratteristiche sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa con la formula del “dolcetto o scherzetto”o, come da noi, appunto dei “morticeddi”. Tipica della festa è la simbologia legata al mondo dell’occulto, così come l’emblema della zucca intagliata, derivato dal personaggio di jack-o’-lantern. Insomma, una festa che ha assunto diversi significati, ma che nell’ aspetto prettamente educativo, serve anche per favorire da parte dei bambini il superare quei sensi di paura tipici del vestirsi in maschera che alcune fattezze creano. La festa, dopo il coinvolgimento nella mattinata presso il Polo d’Infanzia, che ha visto anche la gradita sorpresa dell’arrivo di una classe di 5 elementare del 1° Istituto comprensivo, che annoverava baby che hanno frequentato la Baby Kinder Park e quindi gli ha permesso per qualche ora di rituffarsi nel loro mondo infantile, è proseguita nel pomeriggio sempre nel salone del Play planet del Polo d’Infanzia, coinvolgendo più emotivamente, anche le educatrici, parenti e amici. Una festa promossa dalla Baby Kinder Park, oltre dieci anni fa e che oggi si è ampiamente consolidata quale occasione di festa della città.