“L’entusiasmo e l’ottimismo del premier Letta e del suo governo non coincidono, ma, al contrario, stridono con i dati di oggi, con le prospettive per il futuro e con le riforme realizzate finora. A ottobre, rileva oggi l’Istat, il tasso di disoccupazione giovanile sale addirittura al 41,2 per cento, il tasso medio rimane stabile al 12,5 per cento, gli scoraggiati che non cercano più lavoro perché credono di non trovarlo, nel terzo trimestre, sono quasi due milioni. Uno scenario che fa tremare davanti al quale il ministro Giovannini non si scompone, anzi minimizza, giudicando questi numeri drammatici ‘non sorprendenti’. Tutto questo mentre molti Comuni italiani sono in rivolta contro il decreto approvato dal Cdm che cancella la seconda rata dell’Imu, scaricando su di loro il tributo e, quindi, di conseguenza, sui cittadini. Senza parlare delle norme sulla tassazione dell’abitazione, contenute nella legge di Stabilità, che nascondono malamente nuove imposte per gli italiani, sulle quali daremo battaglia nelle Commissioni alla Camera. Nel paese non c’è fiducia né speranza, ma regna una totale incertezza e preoccupazione per il futuro perchè, dopo mesi di belle parole, non sono state mantenute le promesse di riduzione della pressione fiscale. E questa è una amara realtà sotto gli occhi di tutti”. E’ quanto precisa il parlamentare di FI, Giuseppe Galati, componente della Commissione Bilancio della Camera.
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