Depuratore consortile, con la sottoscrizione dell’Accordo di programma tra le Città di Rossano e Corigliano si da avvio alla fase procedurale per la realizzazione della struttura. Che, insieme al costruendo nuovo ospedale della Sibaritide, rappresenta la concretizzazione dell’idea di conurbazione dell’Area urbana. Un progetto, quello del megacollettore, pensato per servire ai bisogni di oltre 120mila abitanti, nato due decenni addietro e che solo negli ultimi due anni, grazie all’interessamento dell’Esecutivo Antoniotti, del Comune di Corigliano, con la commissione prefettizia prima e con il Sindaco Geraci ora, e del Presidente della Prima commissione regionale Affari istituzionali, Giuseppe Caputo, ha avuto il decisivo input per la sua costruzione.
Venerdì nella Sala giunta del Palazzo di Città, i due sindaci Giuseppe Antoniotti e Giuseppe Geraci, alla presenza dell’On. Giuseppe Caputo, del Presidente dell’Assise civica, Vincenzo Scarcello, di una rappresentanza dei Consiglieri comunali, degli uffici tecnici municipali, del progettista dello studio di fattibilità, Ing. Luigi Vulcano, e della stampa, hanno sottoscritto l’Accordo di Programma, che regolamenterà obiettivi, funzioni e compiti di ciascun Ente, per la realizzazione e successiva gestione dell’Impianto. Prossima tappa: il bando di gara-
Siamo passati dalle tante parole ai fatti concreti, ha detto Antoniotti in apertura dei lavori. La realizzazione del depuratore consortile rappresenta nel concreto solo uno dei tanti progetti, messi in cantiere insieme a Corigliano, che mirano a creare sviluppo nell’Area urbana. A proposito, il sindaco di Rossano ha ricordato, anche la programmazione dei Piani integrati di sviluppo locale (PISL), e quelli locali per il lavoro (PLL), così come il rilancio della Zona franca urbana (ZFU), che porteranno nuove risorse ed investimenti nelle due città. Con il depuratore consortile– ha detto Antoniotti – abbiamo creato le basi per garantire uno sviluppo credibile e sostenibile del Turismo e delle risorse ambientali, due ambiti fondamentali di questo territorio.
Abbiamo abbattuto il famigerato campanile – ha aggiunto Geraci – tra Rossano e Corigliano. Oggi le due città camminano l’una di fianco all’altra per programmare sviluppo e per controbattere gli effetti nefasti di una crisi economica epocale. Ci impegniamo a costruire il nuovo depuratore, che offrirà un servizio importantissimo per i cittadini dell’Area urbana, così come continueremo insieme la lotta a tutela del Tribunale di Rossano e delle problematiche sanitarie. Il nostro impegno, ora, sarà quello di vigilare costantemente sulla costruzione del depuratore e dell’ospedale.
Il nostro territorio, di grande vocazione turistica – ha ribadito Caputo che in questi mesi ha lavorato affinché l’iter procedurale del progetto camminasse in modo spedito nelle diverse sedi istituzionali e ottenesse i necessari finanziamenti pubblici, che andranno a compensare l’investimento dei privati sull’opera – ha necessità di puntare sulla risorsa primaria che è il mare. Questa struttura garantirà il definitivo superamento delle criticità che da decenni emergono a causa della depurazione delle acque. Purtroppo nel corso di questi anni ci siamo scontrati con una burocrazia pachidermica che aveva bloccato un progetto essenziale per lo sviluppo del territorio. Con impegno e lungimiranza abbiamo fatto sì che il megacollettore venisse allocato in un’area che non creasse problemi al costruendo nuovo ospedale. Su queste basi ci siamo confrontati proficuamente con Corigliano, considerando il principio, sostenuto da sempre, che le due Città hanno bisogno di ragionare e progettare all’unisono.
La realizzazione di questa importante opera – ha detto Scarcello – in questo particolare momento storico di crisi e povertà per questo territorio, rappresenta un’opportunità strategica di lavoro. Per questo il ruolo di controllo delle Istituzioni sarà essenziale per far sì che su questo progetto non piombino le attenzioni e gli interessi della criminalità.