Un luogo aperto a cultura, artigianato, arte, gastronomia, spettacoli, esposizioni pittoriche e tanto altro ancora, in una kermesse vivace e vera, dove gli attori sono stati il calore umano, la socializzazione, l’incontro fra persone, i cittadini. Un luogo polifunzionale che si è trasformato “nel luogo ritrovato”. Lo scenografo Alfonso Calabretta e l’architetto Imma Arcovio lo hanno scelto come location per dare un forte segno di decentramento culturale con un’idea nuova che ha racchiuso soprattutto ricordi, valori antichi, tradizioni, cultura. Il palazzo fino a pochi anni addietro fu abitato da Don Antonio Godano e oggi, nell’atrio del palazzo si è potuto visitare il mercatino di natale che haospitato le mastre ed i mastri, il ricamo, l’uncinetto, la sartoria, il corredo, l’uncinetto, la bigiotteria, lavori in cuoio, in feltro ed altre artigianalità femminili. Esposizione della bambola “Lea” ricordando Lea Garofalo, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, Associazione “Donne Libere di Crotone”, il banchetto Telethon ed un presepe ben curato nei particolari e sistemato in una nicchia a croce. Salendo al primo piano sono state collocate mostre di pittura fotografia ed una mostra sui bizantini. In una delle stanze si sono svolti caffè letterari, serate di poesia “piccante”, si è parlato con il Vice Questore Antonella Sparta di emigranti e migranti, si è parlato via Web con Radio Barrio e grazie alla collaborazione dell’Arci Crotone, di sociale e terzo settore, di archeologia con Ernesto Palopoli ed Elio Malena, d’ infanzia , con l’esibizione dei piccoli “Girasoli”, del Polo d’Infanzia Baby Kinder Park e tanto altro ancora, nel mentre visitatori, pian piano, hanno potuto ammirare le varie esposizioni pittoriche, vestiti, costumi, foto della nostra città, produzioni artigianali tipiche locali. In siffatto scenario, non poteva mancare la serata dedicata alla solidarietà, organizzata dal banco della Pia Carità, con Elisa e Giovanni Rizzo unitamente a tanti volontari a distribuire cassette di mandarini mentre, contemporaneamente, lo staff del noto ristorante, Max, friggevano crespelle e tardilli per tutti. Prodotti tipici, solidarietà e la musica diffusa dalle note del gruppo musicale …, hanno così creato quell’atmosfera che ha permesso a tutti i cinque sensi di diffondersi nell’aria, gusto, udito, tatto, vista e odorato,. Insomma un nuovo modo di diffondere la cultura in generale, frutto dell’inventiva di Alfonso Calabretta, che è stato affiancato per l’occasione da Imma Arcovio e da tanti altri volontari per un progetto che si potrebbe riprendere in primavera, ci ha dichiarato lo stesso Alfonso Calabretta grazie anche all’interessamento di tante altre associazioni e soggetti che per l’occasione si sono avvicinati alla nostra storia locale. Ogni serata ha sviluppato notevoli sinergie artistiche e culturale che partite con la Santa Messa di giorno 18 si è mana mano arricchita dei vari situazioni artistiche: “Mercatini di Natale”, Mostra sui Bizantini, Mostra d’arte. In cortile tutte le sere dal 18 al 29 dicembre, dalle ore 17.00 alle 22,00, il mercatino del baratto, mostra di fotografia “Il territorio cirotano e comprensoriale” a cura dell’Arch. Sergio Marino; “Cirò Antica” con proiezioni di immagini storiche a cura di Imma Arcovio; mostra di elaborati grafici e disegni “proposte di manifesti pubblicitari del Cirò” a cura dei ragazzi della scuola. I vini Iuzzolini, Zito, De Franco, Malena e Enotria. La mostra Archeologica ”Splendori di Umbriatico tra Bisanzio e Roma” curata dall’ass. Settesoli per il Comune di Umbriatico. Mostra d’arte: l’arte nell’Arte con l’esposizione degli artisti , Cersosimo, Elio Malena, Imma Arcovio, Alfonso Calabretta, Vittorio Lomonaco, Francesco Tesi. L’artigianato di eccellenza con l’esposizione di Turuzzo Cariati, cesti; Salvatore Napolitano, rame battuto; Strumpo Giovanni, presepe; Lia Sestito e Imma Arcovio, bigiotteria; Caterina Ruggiero, Sartoria; Elena Murano, ricami; Russo Maria, cucito e uncinetto; Ida Manfredi, borse; Silvia Fortuna, costumista, tombolate di beneficenza dal 23 al 28 dicembre dalle ore 17,00 in poi. Mentre la manifestazione era in pieno svolgimento, si è potuto infine notare, fra tante gente il volto di una giovane, Gabriella Gattuso, oggi residente in Toscana, ma ciromarinese doc, la quale, visibilmente emozionata ha attirato la nostra attenzione. Scopriamo che Gabriella sin da piccola frequentava il palazzo e che spesso vi si recava per fare con il fratello la chirichetta durante la messa o soltanto per giocare in quel palazzo che era un brulicare di auto antiche d’epoca, un tuffo nel mondo della sua infanzia, della sua storia. Quella storia che oggi ha aperto le porte ad una storia antica, ricca di cultura e tradizioni. L’erede, l’avv.to Ninetta Vitale, oggi residente e a Firenze, abbiamo appreso che vorrebbe vendere il palazzo e allora, sarebbe utile e bello se, attraverso il reperimento di fondi Europei e statali, lo stesso Comune potrebbe acquistarlo e farne un Centro culturale, rivisitato e restaurato. Cultura ed emozioni ritrovate, nel “luogo ritrovato”.