“Un altro passo, tra i più decisivi crediamo, sul tema della bonifica dell’ex sito industriale di Crotone è stato compiuto ieri con l’emendamento all’art. 4 del Decreto “Destinazione Italia” a prima firma Ermete Relacci ed al quale abbiamo apposto la nostra convinta firma – affermano in una nota l’on.le Nicodemo Oliverio e l’on.le Nico Stumpo. Lo abbiamo detto a più riprese: chi inquina paga. Ed ora, con questo emendamento, per la città di Crotone il principio diventa “obbligo”. Tentativi di sgattaiolare non ce ne potranno essere più. E se ancora pallidi tentativi si potranno intentare si infrangeranno contro la barriera che abbiamo inteso alzare a difesa del sacrosanto diritto del territorio crotonese di riottenere i suoi diritti e dei cittadini di ritrovare una tranquillità perduta. Per entrare nello specifico l’emendamento si muove in due direzioni.
La prima che anche in presenza di un accordo tra Ministero dell’Ambiente e soggetto che è responsabile dell’inquinamento la partita non si chiude che con l’avvenuta certificazione della effettiva conclusione delle azioni di bonifica. L’altro aspetto mette ancora di più al riparo ulteriori fondi, tra cui i 56 milioni relativi al danno ambientale, che non potranno essere utilizzati dai responsabili dell’inquinamento né per bonificare né per mettere in sicurezza i siti. Sono fondi, scritto nero su bianco, destinati solo a favorire lo sviluppo economico dell’area. A noi non piacciono gli squilli di tromba o di fanfara, non è nel nostro stile. Pur tuttavia non possiamo registrare che con soddisfazione, il riconoscimento di un diritto sacrosanto della gente di Crotone, sancito oggi da una norma. E’ una battaglia vinta dalle istituzioni locali e dalla gente di Crotone. E siamo fieri di aver contribuito a combatterla nella direzione giusta”.