Aperto con un minuto di silenzio dedicato all’ennesima vittima della maledetta 106, Egidio Aloisio, la seduta del consiglio è servita per qualche consigliere a “togliersi” qualche “mal di pancia”, trascinato da tempo. E’ il caso del consigliere Sergio Ferrari, ormai ex assessore al turismo che puntualmente si è sempre visto “accusato” di troppi fondi spesi per il turismo. “Lo 0,20 per cento dell’intero bilancio, ha esordito e per una città vocata al turismo, sono stati un’inezia, di fronte a quanto magari si sarebbe dovuto spendere e si dovrebbe” (qui è emerso il dato che a fronte di circa 100 mila euro da introitare per la tassa di soggiorno deliberata, in due anni si è incassato appena 9 mila euro: evasione quasi totale). Ma, “chiarimenti” personali e politici a parte, forse le uniche cose veramente interessanti che potranno veramente toccare i cittadini, è stata la deliberazione di applicare la Tarsu in sostituzione della Tares, quindi un sensibile sgravio del peso tributario e l’emendamento collegato, proposto dal consigliere Salvatore Malena, Forza Italia, che ha chiesto e ottenuto dalla maggioranza che si votasse quanto da lui spiegato e cioè di abbassare l’aliquota dei locali utilizzati dai professionisti, rispetto a quelli delle Banche e delle compagnie assicurative, “agevolazioni” se così si possono definire che il consigliere Sergio Ferrari ha chiesto fossero estese anche agli anziani, o nuclei familiari monoparentali. Emendamento accolto ma che sarà applicato dal 2014, essendo già stato approvato il conto consuntivo e preventivo 2013. Consigliere Malena, che per tutto l’arco dell’assise comunale, puntualmente e dimostrando di avere letto e approfondito “le carte” ha rivolto alla maggioranza diverse osservazioni, fra le quali quella inerente l’utilizzo dei fondi Irpef, circa 500 mila euro in tre anni, che secondo le affermazioni verbalizzate in seno ai precedenti consigli dovevano essere utilizzati per sostenere i servizi sociali e che di fatto sono stati utilizzati per coprire altre emergenze.
Ma a fare da fondo “all’estenuante Consiglio”, quasi cinque ore, sono state le diverse azioni e considerazioni in seno all’operato di questo primo scorcio di legislatura da parte della giunta, che a breve, ha annunciato al sindaco, vedrà il ritorno dell’assessore Berardi a riprendere il ruolo già avuto in sostituzione del dimissionario Bonifati che, come si ricorderà era stato cooptato per smuovere le acque della Syndial, cosa avvenuta. Posizionamenti in Giunta che a breve subiranno ulteriori assestamenti, a parte l’ingresso di Francesco Barone che ha ringraziato l’intero Consiglio e che hanno registrato anche la dichiarazione del consigliere Giuseppe Russo che si è detto disponibile a futuri coinvolgimenti, “per il bene della collettività”, se il Sindaco lo richiederà. Altro aspetto messo sotto indice, la macchina amministrativa dell’Ente, evidenziata dal consigliere Spataro, che a causa dell’assenza di un “ragioniere di ruolo” fino ad oggi ha notevolmente rallentato la macchina economica amministrativa. Questione affrontata e sottolineata dallo stesso sindaco che non nascondendosi dietro il dito, ha riferito che si spera di avere superato la questione con l’ assunzione, anche se part time, del ragioniere Michele Giudicissi, che già si è messo al lavoro per recuperare il tempo perduto. Ma il Sindaco comunque, non ha voluto mancare, insieme all’assessore Francesco Ferrara, di snocciolare quanto, pur in una situazione di dissesto si è fatto: rifacimento scuole (vandali a parte), pineta, parafarmacia, teatro Alikia, ecc. Infine, in un consesso “stanco” si è affrontato gli ultimi due punti che attenevano le integrazioni al Pcs. Piano Comunale Spiagge e relative nuove concessioni da erogare attraverso formulazione di bandi ad evidenza pubblica, che come ha detto lo stesso Sindaco, si rendono necessarie per sanare alcune situazioni di fatto esistenti che rischiano di rasentare l’illegalità e che pertanto si cerca di sanare. Scontata l’opposizione sempre di Salvatore Malena del suo gruppo, che ha evidenziato come, il proliferare di chioschi e nuove concessioni, sta di fatto riducendo gli spazi liberi per la cittadinanza.