Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha annunciato oggi le dimissioni dalla carica dopo la condanna inflittagli ieri dal Tribunale di Reggio Calabria che gli ha comminato sei anni di reclusione per falso e abuso d’ufficio in relazione della gestione del Comune di Reggio Calabria, di cui e’ stato sindaco. “Sono rispettoso delle sentenze. E’ necessario fare un passo indietro”. Ha affermato Scopelliti “abbiamo di fronte a noi una responsabilità grande ed abbiamo la grande responsabilità di dire che è giunto il momento di rassegnare le dimissioni. La sentenza emessa è clamorosa”.
“Prendiamo atto delle dimissioni di Scopelliti, un gesto dovuto e che speriamo non celi qualche scaltra manovra politica”, dichiara il segretario regionale del Pd Calabria, Ernesto Magorno.
Il presidente della Provincia Stano Zurlo ed i componenti la Giunta provinciale esprimono vicinanza politica ed umana a Peppe Scopelliti. “Sono certo –dichiara Zurlo- che Scopelliti, negli altri gradi di giudizio, saprà dimostrare la correttezza della sua personale azione politica ed amministrativa”.
“Un sentimento di profonda amarezza accompagna queste ore che fanno seguito alla condanna di primo grado del Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti”. E’ quanto afferma il deputato di Forza Italia On. Giuseppe Galati. “Esprimo vicinanza a Scopelliti ed alla sua famiglia – aggiunge l’On. Galati – per il difficile momento che stanno vivendo e sono sicuro che il Presidente reagirà a questa vicenda con la tenacia ed il vigore che lo hanno sempre contraddistinto. Resto fiducioso sul fatto che Scopelliti riuscirà a dimostrare la sua innocenza negli altri gradi di giudizio”.
“Speriamo che questo sia l’inizio della fine di un incubo: era chiaro a tutti a chi dovesse essere addebitata l’attuale situazione di degrado economico della città, con servizi sempre più carenti e cittadini strozzati dalle tasse. Era giusto che il colpevole massimo di questo disastro dovesse essere giudicato dalla legge e che pagasse per le sue colpe riconosciute”. Lo afferma Francesco Molinari e Sebastiano Barbanti del M5S.